Dichiarazione di Paolo Izzo e Leonardo Molinari,
Segretario e Presidente dell’associazione Radicali Roma
Lo sgombero delle 40 famiglie di Rom dal campo di via Salviati, avvenuto in data odierna con un’ordinanza del Comune di Roma guidato dal sindaco Ignazio Marino, segna una falsa e brutta partenza della nuova Amministrazione capitolina nel dialogo con le comunità Rom e Sinti, e non lascia intravedere alcuna discontinuità con le modalità securitarie ed emergenziali – oltre che violente – della Giunta Alemanno.
Come Radicali Roma, stiamo seguendo da mesi le vicende di queste poco più di cento persone rifugiatesi a via Salviati, che vengono chiamate erroneamente “nomadi” e che anzi vengono rese tali dai continui spostamenti coatti, determinati prima da una fuga dall’insostenibile condizione del campo attrezzato di Castel Romano e poi dal rientro forzato e improvvido nello stesso campo.
Lo sgombero di stamattina viola i diritti umani dei cittadini Rom i cui alloggi sono stati rasi al suolo, mostra una totale assenza di dialogo tra l’Amministrazione e gli interessati e allontana sensibilmente il Comune di Roma dall’applicazione di quella Strategia inclusiva che è stata decisa a livello internazionale.