RADICALI ROMA

GIUSTIZIA E CARCERI: LA CAMERA “RIMANDA” ANCORA NAPOLITANO, MA I RADICALI SARANNO LO STESSO IN PIAZZA MONTECITORIO

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani,
e di Paolo Izzo, Segretario dell’associazione Radicali Roma

Abbiamo appreso che la Camera dei Deputati ha rinviato ancora una volta la prevista discussione in aula del messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato l’8 ottobre scorso in merito alla drammatica situazione delle carceri e della giustizia italiane. Inizialmente fissata per la giornata di domani, dopo aver già subìto uno slittamento dal 29 gennaio scorso e dopo ben quattro mesi dal ricevimento di quel messaggio urgente ed emergenziale, la discussione dovrebbe tenersi “con tutta comodità” il 18 febbraio prossimo, cioè a meno di 100 giorni dalla scadenza che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha fissato, con la sentenza Torreggiani, prima di sanzionare gravissimamente il nostro Paese per le condizioni inumane e degradanti dei penitenziari italiani.

Come Radicali, avevamo annunciato la nostra presenza domani alle ore 9,30 in piazza Montecitorio, per seguire e commentare in diretta i lavori della Camera e, nonostante il rinvio della seduta in questione, confermiamo nella maniera più assoluta e con ancora maggiore convinzione la necessità di manifestare in piazza, davanti alla Camera. Ciò innanzitutto per stigmatizzare quel  rinvio come l’ennesimo sfregio nei confronti della massima carica del nostro Stato, ma anche per scongiurare l’eventualità che i recenti decreti in materia di giustizia – assolutamente non risolutivi di quella che Marco Pannella giustamente chiama “flagranza criminale dello Stato italiano” – possano essere considerati come una risposta sufficiente, una sorta di contentino, al messaggio del Presidente Napolitano e a quanto la Corte EDU impone al nostro Paese, trattati l’uno e l’altra come dei Radicali qualunque, che possano cioè rimanere inascoltati o senza una valida risposta, proprio come noi.