Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma
La risoluzione approvata ieri dalla Commissione diritti umani del Senato per il superamento dei campi nomadi e la concreta attuazione della “Strategia nazionale d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti” è un passo significativo verso la fine di un modello che ha fallito sotto ogni punto di vista e che soltanto l’Italia si ostina a perpetuare. Per decenni la politica dei campi ha violato diritti umani fondamentali, leggi nazionali ed comunitarie, a spese dei contribuenti italiani che con le loro tasse hanno finanziato questi luoghi fuori legge e il ricco giro di affari che a Roma, ad esempio, ha rappresentato il core business di Mafia capitale.
Come Radicali, denunciamo da sempre, dentro e fuori l’Assemblea capitolina, la violazione dei diritti umani e questo enorme spreco di soldi pubblici, lavorando attivamente per la riconversione di queste risorse in percorsi di inclusione abitativa e lavorativa. Un’impostazione questa che abbiamo voluto formalizzare anche con un emendamento alla relazione programmatica del bilancio 2015 di Roma Capitale in cui si chiede l’approvazione di un piano che preveda come prima azione un’indagine preliminare volta a individuare modalità e tempi per il superamento di almeno tre insediamenti formali nei prossimi tre anni.
Ringraziamo dunque il presidente della Commissione diritti umani, Luigi Manconi, che abbiamo accompagnato nella visita ispettiva al “Best House Rom” di via Visso: il centro per Rom in assoluto più costoso e illegale che il sindaco Marino e l’assessore Danese si sono impegnati chiudere al più presto. In attesa di questo passo, imprescindibile per il ripristino della legalità, auspichiamo che il nostro emendamento venga accolto per porre fine alla stagione dei ghetti e inaugurarne una nuova a partire dalla Capitale d’Italia.