“Quello che è successo oggi al Liceo Kant di Roma è una pagina triste per la nostra democrazia: forze dell’ordine, dirigenti scolastici e istituzioni locali non sono riusciti a intraprendere un dialogo costruttivo con gli studenti che da ormai una settimana erano in agitazione per le difficili condizioni in cui si trovano a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria” così in una nota Leone Barilli, segretario di Radicali Roma.
“L’assenza di infrastrutture digitali idonee, la mancanza di un trasporto pubblico efficace che contempli il rispetto delle misure di distanziamento sociale, gli ingressi differenziati per orario e gruppi sono elementi che hanno esasperato una situazione già molto critica di per sé. Un recente studio della Comunità di Sant’egidio ha evidenziato l’aumento dell’abbandono scolastico in questo ultimo anno. Rischiamo di perdere un’intera generazione di ragazzi e ragazze: non ce lo possiamo permettere come Paese. I ritardi nel dotare le scuole di strumenti idonei per la salvaguardia del diritto allo studio e nell’organizzare il ritorno in classe – senza avere come priorità le esigenze degli studenti – sono il riflesso di scelte poco coraggiose e inconsapevoli dei danni che possono comportare. Gli studenti pagano decenni di mancanze nella promozione di una scuola di qualità. Mentre ci si accapiglia sulla crisi di governo nel tentativo di lucrare qualche consenso elettorale, la politica perde l’obiettivo del perseguimento dell’interesse generale e della salvaguardia di una intera generazione. L’uso della forza è sempre deplorevole, ancor più se rivolto verso studenti inermi che giustamente reclamano i propri diritti”.