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Immigrati, ben integrati in Veneto bene anche Marche ed Emilia Romagna

ROMA – Il Veneto è la regione italiana dove in media gli immigrati si sono integrati meglio. Lo stabilisce la Caritas, che oggi ha pubblicato il quarto rapporto sull’integrazione degli immigrati. Sul podio della classifica regionale compaiono anche le Marche e l’Emilia Romagna. In fondo si trovano la Campania, la Calabria e la Sicilia.

I criteri dei quali tiene conto il rapporto Caritas-Migrantes, redatto su incarico del Cnel, sono una serie di indicatori economici e sociali, ognuno dei quali esprime un punteggio. Fra questi, la lunga residenza, la scolarizzazione, il disagio abitativo, l’acquisizione della cittadinanza, il lavoro, la retribuzione, la disoccupazione.

Nessuna regione meridionale si trova ai primi dieci posti, dove invece si collocano 7 regioni del nord e 3 del centro. La prima regione del sud è l’Abruzzo, all’undicesimo posto. Fra la prima regione, il Veneto (con 1.542 punti), e l’ultima, la Campania (464), c’è una differenza di oltre mille punti.

Confrontato con il 2004, perdono terreno la Lombardia, che addirittura passa dal primo posto al sesto, e il Lazio che perde cinque posti. Anche la prima provincia che spicca per integrazione di immigrati è veneta: è Treviso. Napoli chiude anche in questo caso la classifica.

Questa la classifica regionale nel dettaglio: Veneto (1.542), Marche (1.504), Emilia Romagna (1.502), Trentino Alto Adige (1.462), Friuli Venezia Giulia (1.426), Lombardia (1.420), Piemonte (1.285), Umbria (1.209), Valle d’Aosta (1.191), Toscana (1.111), Abruzzo (1.083), Liguria (1.050), Lazio (921), Sardegna (747), Puglia (720), Basilicata (649), Molise (635), Sicilia (628), Calabria (511), Campania (464).Rispetto alle 103 province, gli indici di integrazione nella fascia massima includono 11 province, tutte del Nord eccetto una che è toscana: Treviso (1.3569, Pordenone (1.295), Reggio Emilia (1.283), Brescia (1.271), Vicenza (1.269), Prato (1.239),
Lodi (1.235), Cremona (1.230), Bergamo (1.207), Parma (1.204), Trento (1.200).

L’ultima parte della fascia minima, è così composta: Cagliari (647), Ragusa (642), Caserta (627), Potenza (626), Caltanissetta (621), Reggio Calabria (595), Salerno (581), Brindisi (574), Vibo Valentia (570), Napoli (531).