Roma, 31 marzo 2006 – Si chiude il ciclo. Con la votazione in Consiglio comunale, è stata completata l’operazione di alienazione del patrimonio comunale che andrà a finanziare l’emergenza abitativa. Si tratta di 300 unità che si vanno ad affiancare alle 1400 approvate in precedenza, per un totale di 160 milioni di euro. “Queste entrate saranno utilizzate per affrontare l’emergenza abitativa: acquisti di case dagli enti, modifica di destinazione d’uso e interventi realizzati dal Comune su aree pubbliche – commenta l’assessore alla Casa Claudio Minelli – L’alienazione è la fonte delle nostre risorse, visto che il Comune deve contare soprattutto sulle proprie risorse e su quelle della Regione considerato che è stato lasciato solo ad affrontare l’emergenza abitativa”.
Minelli dunque non manca di spedire un missile al governo centrale. Soddisfatto invece Massimo Pasquini, segretario dell’Unione inquilini: “Inizia un processo che porterà al cambio di destinazione d’uso dei primi 2.600 appartamenti“. Proprio lo stesso numero di alloggi che il Campidoglio ha assegnato all’edilizia popolare negli ultimi sei anni. Il sindacato degli inquilini è invece meno soddisfatto in relazione alla delibera che sarà probabilmente votata in Consiglio lunedì e che riguarderà l’esenzione Ici ai proprietari che affittano a famiglie sotto sfratto o che prorogano il contratto a famiglie in difficoltà. Chiosa Pasquini: “Non penso che un risparmio di poche decine di euro possa invogliare un proprietario ad affittare a famiglie che potrebbero non riuscire a pagare”.