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"Bilancio sociale di mandato": cinque anni di Comune in cifre

spiegando cosa è stato fatto, con quali fondi e con quali ricadute sulla vita dei romani. In pratica, è la traduzione del bilancio in termini chiari anche ai non addetti ai lavori, in modo che chiunque possa verificare come sono stati spesi i soldi della collettività cittadina. Roma è tra le prime città italiane a dotarsi del nuovo documento. Ecco alcuni dati salienti del Bilancio Sociale, raggruppati per temi e ambiti di amministrazione:

EFFICIENZA DI GESTIONE E INVESTIMENTI: il valore aggiunto prodotto dal Comune di Roma è passato da 1.530 milioni di euro del 2001 a 1.950 nel 2005. Negli stessi anni, i trasferimenti correnti al Comune sono diminuiti di circa 150 milioni di euro, compensati dall’aumento delle entrate proprie. Contemporaneamente, il Comune ha ampliato le esenzioni e le agevolazioni per le fasce deboli: oggi ne beneficiano 611 mila cittadini contro i 150 mila del 2002. In cinque anni gli investimenti hanno superato i 6 miliardi di euro, più gli 1,8 miliardi delle aziende comunali. Principali settori in cui si sono concentrati gli investimenti: viabilità e trasporti (3,1 miliardi di euro), territorio e ambiente (1,3), scuola (320 milioni), cultura (248), politiche sociali (201).

LAVORO E SVILUPPO: molte e sistematiche le iniziative del Comune per il sostegno alla ricerca e alle imprese. Costante il coinvolgimento di diversi interlocutori, sia pubblici che privati, su progetti di interesse cittadino. Risultato, un andamento economico favorevole e in controtendenza rispetto ai dati nazionali: aumento medio annuo del valore aggiunto pari al 4,9% (media nazionale 3,9%), crescita dell’occupazione del 10,3% tra 2001 e 2004 (3,7% la media nazionale), – 2,3% la disoccupazione, + 8,7% di imprese attive (211.972 nel 2001, 230.464 nel 2005).

SERVIZI SOCIALI (scuola, assistenza agli anziani e ai disabili, aiuto alle famiglie disagiate) nuclei familiari in condizioni di disagio): la spesa è passata dai 691,9 milioni del 2001 agli 881,3 del 2005 (+28%). Gli utenti dei servizi sono invece aumentati del 63%, segno di un miglior impiego delle risorse. La spesa per gli asili nido è cresciuta del 48% (da 108,9 milioni nel 2001 a 150 nel 2005) e i posti sono passati da 8.321 agli attuali 13.615, che diverranno 14.254 entro il prossimo mese di giugno. Un aumento complessivo di 6.000 posti, pari al + 70% rispetto al 2001: oggi a Roma la percentuale dei bambini fino a tre anni iscritti a un nido comunale è del 18%, la media nazionale si attesta al 7,4%.

VIABILITA’ E TRASPORTI PUBBLICI: 736 milioni sono stati spesi, nel quinquennio, per la gestione e la manutenzione dei 5.500 km di strade di Roma (347,8 milioni per la manutenzione e 322,5 per la costruzione di nuove strade). Due miliardi e 100 milioni sono stati destinati al trasporto pubblico, sia ai mezzi di superficie che alle linee metro – la rete misura nell’insieme 2.350 chilometri di linea, su un territorio di 1.300 chilometri quadrati, pari ad otto volte Milano –.

URBANISTICA E NUOVO PIANO REGOLATORE: nel 2001 è stato avviato un programma di riqualificazione e pedonalizzazione della città storica con 35 interventi e fondi per 232 milioni di euro. Il programma per le periferie – infrastrutture, manutenzione, nuovi servizi – ha comportato investimenti per 768 milioni.

AMBIENTE: le aree verdi gestite dal Comune sono passate da 3.177 ettari nel 2001 a 3.511 nel 2005. La lotta allo smog ha dato risultati positivi: in calo tutti i più pericolosi agenti inquinanti (benzene, polveri sottili, monossido di carbonio, ozono). Altri dati di rilievo: raccolta rifiuti, + 18%; percentuale di raccolta differenziata sul totale, dal 6,2% al 20,3%.

CULTURA: l’aumento di spesa è stato del 41% (da 102,6 milioni nel 2001 a 145 mln nel 2005), gli utenti sono cresciuti numericamente del 130%, le manifestazioni culturali sono cresciute tra il 2002 e il 2004 del 92,8%.

TURISMO: rispetto al 2002, nel 2005 gli arrivi sono aumentati dell’11,6% e le presenze del 13,1%. Nel solo 2005 si è avuta una crescita annuale del 7,8% per gli arrivi e del 9,3% per le presenze.

In allegato, il testo del Bilancio Sociale di Mandato.