La Segreteria Nazionale della Rosa nel Pugno, riunitasi a Roma nel fine settimana, ha deliberato la partecipazione della Rosa nel Pugno alla campagna di raccolta firme, promossa dall’Associazione Coscioni, sulla Petizione – rivolta al Parlamento italiano ai sensi dell’Articolo 50 della Costituzione – in materia di eutanasia.
Il testo della petizione è il seguente:
“Salutiamo la risposta del Presidente Giorgio Napolitano alla lettera aperta del Presidente dell’Associazione Luca Coscioni Piero Welby, in particolare là dove il Presidente si augura che – sui temi come quello sollevato da Welby – ci sia “nelle sedi più idonee” un “confronto sensibile e approfondito”, “perché il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio, la sospensione o l’elusione di ogni responsabile chiarimento”;
riteniamo necessario che si porti alla luce la realtà dell’eutanasia clandestina in Italia, e considerando urgente che l’eutanasia – equiparata oggi nel nostro Paese all’omicidio volontario – sia regolamentata attraverso norme più civili e rispettose della libera e responsabile scelta individuale;
ci uniamo alla richiesta – avanzata dall’Associazione Coscioni – di realizzare un’indagine parlamentare conoscitiva sulla consistenza del fenomeno nel nostro Paese;
chiediamo che sia al più presto messo all’ordine del giorno del Parlamento italiano l’esame delle proposte di legge esistenti in materia di eutanasia.”
La Segreteria invita dirigenti e militanti della Rosa nel Pugno ad attivarsi concretamente per coinvolgere non solo il maggior numero di cittadini, ma anche di personalità politiche a livello locale e nazionale per creare la mobilitazione necessaria a superare le resistenza di buona parte dei vertici dei partiti italiani.