Questa sera alle ore 19.00 il Presidente del Consiglio Romano Prodi riceverà una delegazione di Radicali Italiani composta dai nuovi organi eletti dal V Congresso (la Segretaria Rita Bernardini, la Tesoriera Elisabetta Zamparutti, la Presidente Maria Antonietta Coscioni), da Emma Bonino, Marco Pannella, Marco Cappato e Daniele Capezzone. Al centro dell’incontro, le richieste contenute nella mozione congressuale.
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Dalla Mozione Generale approvata al termine del V Congresso di Radicali Italiani (a Padova, dal 2 al 5 novembre 2006):
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c. impegna gli organi dirigenti dei Movimento (anche sollecitando in questo senso gli organi della Rosa nel pugno) a chiedere ed ottenere un incontro con il Presidente dei Consiglio Romano Prodi per chiedere:
1. parole chiare del Presidente del Consiglio, nonché leader della maggioranza, sulla vicenda degli otto senatori eletti dai cittadini italiani (ma tuttora illegalmente estromessi da Palazzo Madama), nonché la nomina dei Comitato nazionale di bioetíca;
2. l’impegno dei Governo a favore della catendarizzazione delle proposte di legge esistenti in materia di diritti civili, dai pacs alla droga alla riforma della legge 40;
3. il cambiamento di posizione del Governo sulla vicenda della moratoria universale della pena di morte, che appare oggi immotivatamente accantonata;
4. l’impegno del Governo, anche in sede europea, per ottenere la commutazione della pena capitale nei confronti di Saddam Hussein, raccogliendo l’appello “Nessuno Tocchi Saddam” lanciato dal Partito Radicale Transnazionale e da Nessuno Tocchi Caino e che ha come primo firmatario Francesco Cossiga;
5. il parere favorevole del Governo al voto in Commissione, in sede legislativa, della legge sui “Sette giorni per un’impresa”;
6. il sì del Governo agli emendamenti dei “volenterosi” sulla finanziaria;
7. il completamento della Legge Biagi, in particolare con riferimento agli ammortizzatori sociali;
8. il sì del Governo al varo di un disegno di legge collegato alla finanziaria sulle riforme strutturali, con tempi e procedure certe e accelerate su pensioni, sanità, pubblico impiego e finanza locale;
9. la destinazione dei proventi della componente tariffaria A3 della bolletta elettrica al finanziamento delle fonti rinnovabili vere, con esclusione, quindi, delle “assimilate”.