Un appello alla Turco, perché «non molli e faccia ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Lazio che ha sospeso il decreto che innalza da 500 milligrammi a 1 grammo la quantità massima di detenzione di cannabis, al di là della quale scattano le sanzioni penali». Lo hanno rivolto alla ministra della Sanità i deputati radicali della Rosa nel Pugno Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Daniele Capezzone, Sergio D’Elia, Bruno Mellano e Maurizio Turco. «L’innalzamento della quantità massima di detenzione di cannabis previsto dal decreto Turco», spiegano i parlamentari radicali, «è solo un timido provvedimento che potrebbe attenuare i danni della legge Fini-Giovanardi. Una legge voluta e votata dal governo Berlusconi, ma che, grazie all’inerzia dell’esecutivo e del parlamento, è stata fatta propria e gestita dal governo Prodi». E aggiungono: «Mercoledì prossimo le commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera si riuniranno per un’audizione del ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, che riferirà sulle intenzioni del governo di rivedere l’attuale approccio proibizionista e punizionista in materia. Questa sentenza del Tar del Lazio conferma l’urgenza di mettere in calendario tutte le proposte d i legge sulla droga. Ben venga un disegno di legge del governo, ma nel frattempo, la Camera metta subito in calendario la discussione delle leggi già depositate».