RADICALI ROMA

Coca e alcol, video choc a Trastevere Deputato-detective filma tutto

All’ennesima notte insonne l’onorevole ha detto stop. Imbracciata la telecamera, alle due del mattino il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Giro, s’affaccia alla finestra di casa, cuore di Trastevere, e filma: ragazzine minorenni che prima voltano lo specchietto del motorino, poi ci sniffano la coca; spacciatori che incassano sorridendo, giovani che sciamano con in mano le bottiglie che un’ordinanza del prefetto vieta di vendere loro la notte. E le “canne” arrotolate tra le auto in sosta, le pipì liberatorie sui portoni, gli scrivani metropolitani al lavoro sui muri…

Storie di degrado in un condensato notturno di quattro ore: per due notti consecutive Giro ha acceso la telecamera alle due e l’ha spenta alle quattro. Poi ha chiamato giornali e il prefetto: “Mi auguro che il sindaco Veltroni finalmente ci ascolti – dice Giro – perché a Roma esiste un’emergenza sociale e per accorgersene basta passeggiare per le vie del Centro, da Testaccio a San Lorenzo a Campo dè Fiori e ora a Trastevere. E non osiamo immaginare cosa accade in periferia”. “Giro lo conosciamo tutti: ha fatto la scoperta dell’acqua calda”, replica gelido l’assessore alle Politiche giovanili, Jean Leonard Touadi, elencando le mosse del Comune: dalla Ztl notturna “per garantire serenità acustica” all’ordinanza che vieta la vendita delle bottiglie la notte “chiesta insistentemente e ottenuta dal prefetto”; dagli “sforzi ingenti in uomini e denaro per il decoro urbano” alla “video sorveglianza nelle aree calde”. Tant’è: Giro ha alzato il telefono e ha chiamato il prefetto, raccontandogli le notti bianche di vicolo del Bologna, che in pratica è il lato B di una delle piazze più bollenti delle notti romane, quella di Trilussa in cui il presidio delle forze dell’ordine è costante. “Lui – racconta – mi ha detto: Giro, ma ce l’hai con me? Ma, no, prefetto, sono le immagini parlano da sole. Alla fine mi ha dato appuntamento per domani”. Cioè oggi, quando andrà a portargli il suo “video choc”, consegnato ieri al Tg5 che lo ha mandato in onda nell’edizione serale.

Roma tossica e degradata? Serra, che tra pochi giorni lascerà per un altro incarico, è laconico: “Se fumano marjiuana e si ubriacano non è reato”. Giro chiede un’auto della polizia tutte le notti, quando chiudono i locali e l’anti-movida conquista la piazzetta sotto casa sua. “Massì, certo… mettiamone una in ogni strada”, dice ironico. Certo è che in vicolo del Bologna i residenti sono infuriati. Hanno paura, ma con l’anonimato lo sfogo è torrentizio: “Sono un primario pediatra di sinistra, la situazione è pesante. Ieri mi hanno smontato il contachilometri del motorino. L’altro giorno quattro ragazzi facevano pipì sul muro accanto al mio portone, ho provato a protestare e mi hanno risposto: “Ma che vuoi? Se era un cane te ne stavi zitto, no?””. Nei giorni scorsi, raccontano altri, “è nata una lite da uno scherno a un residente gay”. È finita con l’occhio nero di un altro residente”. E quel che fa paura è la polvere bianca, che stravolge i volti e alza l’adrenalina. “Purtroppo arriva coca a prezzi sempre più popolari – dice Touadi – e insieme all’alcol sta entrando pericolosamente nella vita notturna dei giovani”.