Roma chiude il bilancio 2006 con una serie di dati positivi, grazie allo sviluppo di risorse ed entrate proprie, al contenimento delle spese correnti e alla riduzione del debito. E’ aumentata, in particolare, l’offerta di servizi essenziali come i posti negli asili nido, l’assistenza ad anziani e fasce disagiate. Una quota consistente della spesa collegata a questi settori è coperta da risorse proprie della città, la cui autonomia finanziaria è cresciuta anche nel 2006, passando dal 63,5% del 2005 al 67,6% (tab. 10). Seguendo un trend di limitazione della finanza derivata a livello nazionale, anche nel 2006 i trasferimenti erariali per i cittadini di Roma sono rimasti al di sotto della media del Paese: per il finanziamento dei servizi pubblici locali, lo scorso anno ad ogni romano sono stati assegnati 285,7 €, mentre la media nazionale è stata di 311,7 € e quella delle grandi città di 351,6 € (tab. 6). L’utilizzo di nuovi strumenti di finanziamento degli investimenti – prestito flessibile e linee di credito – ha infine portato ad una diminuzione del 5,3% del debito comunale, ridottosi da 6.932 a 6.564 mln € (tab.22). “La crescita di Roma è sempre più solidamente ancorata alle risorse che la città ha saputo attivare autonomamente, finanziando in misura sempre più larga l’incremento della quantità e qualità dei servizi – ha commentato l’assessore al Bilancio, Marco Causi. Una capacità che è ormai divenuta una delle leve strutturali del nostro bilancio e corrisponde al profilo che la città ha scelto di dare al suo sviluppo. Rigore nella gestione amministrativa, riduzione del 3,7% della spesa per beni e servizi, attenzione costante al controllo del debito e ricorso a tutte le risorse disponibili per sostenere con autonomia crescente l’erogazione dei servizi e il ciclo di investimenti che riguarda principalmente la costruzione delle nuove linee metropolitane”. ENTRATE I dati del 2006 mostrano che le entrate proprie (in totale 2.619 mln €, contro i 2.493 mln € del 2005, tra tributi e proventi da beni e servizi) rappresentano l’86% del totale delle entrate correnti (l’81% l’anno precedente) arrivando a segnare 20 punti percentuali in più rispetto al 2002. I trasferimenti pubblici (426 mln € contro i 589 mln € del 2005) si attestano sul restante 14%. Più specificamente: A) Le entrate tributarie sono state pari a 1.778 mln €, e hanno seguito una crescita costante nel quinquennio 2002-2006 (+ 76 mln di €, pari a +7,4%), soprattutto per effetto dell’attività di recupero delle sacche di evasione ed elusione, senza incrementare la pressione tributaria. E’ da segnalare in questo contesto la crescita del gettito dell’addizionale comunale all’IRPEF – dai 59 mln € nel 2002, primo anno di applicazione dell’imposta, agli attuali 78 mln € – a conferma del costante aumento del reddito prodotto nella capitale negli anni. In particolare l’ICI ha garantito un gettito complessivo di 1015 mln € (+ 3,7% rispetto al 2005, tab 4 e 5), confermandosi la voce di entrata più consistente del bilancio cittadino, pur essendo Roma tra le grandi città quella con l’aliquota più bassa sulla prima casa e con una platea di 50.000 beneficiari di agevolazioni. 69,6 mln derivano da arretrati e sanzioni, a segno di una stabile ed efficace azione di accertamento e di contrasto all’elusione ed evasione, cresciuta dell’80% rispetto al 2002: tale azione genera rilevanti risorse aggiuntive e nel contempo contribuisce al consolidamento delle entrate correnti ICI con l’acquisizione definitiva al gettito ordinario delle posizioni irregolari via via individuate. In totale nel 2006 sono stati recuperati dall’amministrazione 148,2 mln € di tributi non versati, il 49% in più rispetto ai 99,6 mln € del 2001: il dato del 2006 attesta un gettito da recupero arretrati ormai consistente e stabile, che oscilla, a seconda degli anni, tra i 140 e i 150 mln €.
B) le entrate proprie comunali, derivanti da beni e servizi, sono cresciute complessivamente del 10,7% (840,8 mln € rispetto ai 759,3 mln del 2005 e ai 483 mln del 2002), a fronte di tariffe invariate e dell’estensione delle agevolazioni. All’interno di questo comparto aumenta del 12% il gettito delle contravvenzioni (237 mln € contro i 212 mln € del 2005): anche in questo caso l’incremento del gettito è dovuto al miglioramento della capacità dell’amministrazione di riscuotere gli arretrati (+18,6 mln € rispetto al 2005). Cresce del 15,1% il gettito del COSAP (da 58,2 a 67 mln €), quale riflesso dell’attuazione della riforma del Canone introdotta nel 2005 (tab.8): resta tuttavia da segnalare che, pur con l’adeguamento tariffario, le aliquote romane risultano inferiori a quelle praticate da altre città d’arte, come Firenze e Venezia. Significativo è l’aumento dei dividendi dalle aziende partecipate dal Comune di Roma (tab.9), che passano dai 45,6 mln € del 2005 a 56,3 mln € (di cui 51 mln € provenienti da ACEA spa). SPESA PER BENI E SERVIZI I dati segnalano un impegno di spesa pari a 1.601,6 mln € (per il 72% finanziata da entrate correnti comunali), con un decremento del 3,7% rispetto al 2005 (tab.13): l’operazione di contenimento della spesa portata avanti nel 2006 ha avuto come obiettivo la razionalizzazione della spesa corrente comunale, senza la penalizzazione del welfare, ma nel pieno rispetto dei limiti imposti dalla legislazione nazionale. Servizi sociali: Dal 2001 l’impegno di spesa per asili nido, assistenza agli anziani e ai disabili, interventi per il disagio sociale, emergenza abitativa è aumentato del 31,7%, passando dai 230 mln € del 2001 agli attuali 303 mln €. Nel 2006 la spesa sociale ha inciso sulla spesa complessiva comunale per il 19%. In particolare (tab.15) il Comune ha aumentato del 20,2% la spesa per gli asili nido (34,5 mln € rispetto ai 28,7 mln del 2005), in funzione del programma di aumento della ricettività che in un anno ha portato ad un incremento di 1.579 posti nel solo 2006, per un totale di 14.954 iscritti, oltre 7.000 in più rispetto al 2001. E’ aumentata del 13,8% la spesa per l’assistenza agli anziani (da 44,8 mln € a 51 mln €, oltre 150.000 utenti raggiunti nel 2006) e del 6,9% la spesa per gli interventi rivolti ai minori (da 43,4 mln € a 46,4 mln €), mentre, dopo il consistente incremento del quadriennio 2002-05 (+19%), è rimasta stabile la spesa per l’assistenza ai disabili (58,2 mln €).Trasporto pubblico locale: Corrisponde all’12,5% del totale della spesa, con un fondo di 199,7 mln € al netto del contributo regionale destinato a finanziare il servizio nelle aree periferiche. Istruzione: La spesa è stata di 226,3 mln € (stabile rispetto al 2005 e +5,5% rispetto al 2002), pari al 14,1% del totale. Il fondo per la refezione scolastica (158.000 pasti al giorno, +3,4% rispetto al 2005, nessun aumento tariffario, 18.000 le famiglie che beneficiano di agevolazioni o esenzioni) è cresciuto del 3,5% (da 79 a 81,9 mln €), mentre la spesa per il trasporto scolastico di circa 15.000 studenti ogni giorno (127 linee dedicate ai bambini disabili e oltre 1.300 utenti a tariffa ridotta o esente), è aumentata del 6,4%, passando da 27,7 a 29,4 mln €. Hanno registrato un aumento del 3,1% le risorse per il diritto allo studio (da 12,9 a 13,3 mln €), che comprende la fornitura di libri a 138.939 bambini delle scuole elementari, di buoni libro a 38.536 ragazzi delle scuole medie e l’erogazione di 64.959 borse di studio. Territorio e ambiente: Corrisponde al 7,3% della spesa complessiva, con un fondo di 116,3 mln €. Cultura e sport: La spesa è stata di 128,3 mln €, con un incremento dell’3,3% rispetto ai 124,1 mln € del 2005 e del 10% rispetto agli 116,6 mln € del 2002. Quasi la metà delle risorse (55 mln €) è destinata alle attività culturali, le manifestazioni e i contratti di servizio con gli enti che gestiscono le attività e gli spazi collegati; ad essa si aggiungono 30 mln € destinati
alla gestione dei musei e all’organizzazione di mostre. Cresce del 12,3% rispetto al 2005 la quota di spesa (18,8 mln €) destinata al Sistema Biblioteche, che nel 2006 ha visto l’apertura di 5 nuove sedi cittadine. Viabilità e mobilità: la spesa è cresciuta del 33,8%, da 63,7 a 85,2 mln €, dovuta soprattutto ai costi di miglioramento della manutenzione ordinaria delle strade, e all’ampliamento della rete della “Grande Viabilità” (oggi 800 km di strade) data in gestione a partire dal 2006 a un unico Concessionario di Servizio pubblico. SPESA DEI MUNICIPI: il fondo complessivo di 831,1 mln € è ripartito tra le voci di spesa del personale (433 mln €, in riduzione del 3,4%) a cui però corrisponde un pari incremento di risorse destinate agli interventi rivolti al settore sociale (istruzione, sociale e viabilità), per una spesa di 379,4 mln €. SPESA PER IL PERSONALE La spesa è diminuita (da 1.037 a 1.021 mln €, pari ad una riduzione dell’1,5%), mentre il blocco del turn over ha determinato la progressiva riduzione del personale dipendente di ruolo da 27.358 addetti del 2002 a 24.872 addetti nel 2006, con una contrazione in soli tre anni di circa 2.500 unità (tab.12). ALIENAZIONI Nel 2006 le entrate da alienazioni patrimoniali sono state di 151,8 mln € (+76,2% rispetto ai 75,6 mln € del 2005), tab.16: il forte incremento è dovuto principalmente alla vendita del “Palazzo ACEA” per un importo di 108 mln € (tab.16).
ANDAMENTO DEL DEBITO Lo stock del debito comunale si è ridotto da 6,9 mld € a 6,5 mld €, soprattutto per l’attivazione del “prestito flessibile”, che ha consentito la rimodulazione delle richieste di mutui. Si tratta di mutui finalizzati al finanziamento delle opere pubbliche, cui l’amministrazione potrà attingere secondo le necessità effettive di spesa e per l’importo corrispondente allo stato di avanzamento dei lavori, con un evidente alleggerimento del debito complessivo e degli interessi dovuti (tab. 22). Il confronto tra i valori nazionali e quelli del Comune di Roma relativi al rapporto debito/PIL evidenzia che a fronte di un debito nazionale di oltre 1.500 mld €, quello del Comune di Roma si attesta a circa lo 0,42%, pari appunto, a 6,5 mld. Mentre il rapporto debito pubblico/PIL a livello nazionale tra il 2005 e il 2006 cresce da 106,2 a 106,8, il rapporto tra il debito del Comune di Roma e il PIL nello stesso periodo scende da 0,49 a 0,45 (tab.23).
PIANO INVESTIMENTI Sono state impegnate risorse per investimenti pari a 982,2 mln €. Di questi, 663,6 mln € sono destinati alle opere pubbliche (principalmente linee metropolitane C e B1). Più di un terzo di queste risorse (326 mln €) derivano da entrate proprie del Comune (entrate correnti, concessioni edilizie, alienazioni, avanzo di amministrazione). Quasi la metà (416,8 mln €) proviene da trasferimenti in conto capitale, e 238 mln € derivano dal ricorso al mercato creditizio. «La situazione del nostro bilancio è di primissimo livello, tipico di un’amministrazione che funziona». Così il sindaco Walter Veltroni ha commentato i dati sul bilancio 2006. «Siamo in grado – ha aggiunto Veltroni – di dire ai cittadini quanto spendiamo e come lo spendiamo. La situazione finanziaria della città è sotto controllo: c’è stato un aumento della spesa sociale e una riduzione del debito».