RADICALI ROMA

INCHIESTA, SITUAZIONE CONSULTORIALE E “PILLOLA DEL GIORNO DOPO” NELLA CITTÀ DI ROMA

L’audio video della conferenza stampa:

http://www.radioradicale.it/scheda/244320/inchiesta-situazione-consultoriale-e-pillola-del-giorno-dopo-nella-citta-di-roma

L’audio delle telefonate:

http://www.radioradicale.it/scheda/244386/inchiesta-telefonica-sulla-situazione-consultoriale-e-pillola-del-giorno-dopo-nella-citta-di-roma

 

ASSOCIAZIONE RADICALI ROMA
 
 
Indagine telefonica sui consultori di Roma. Telefonate a cura di Katia Iacobelli (Associazione Radicali Roma), report a cura di Massimiliano Iervolino  (Segretario dell’Associazione Radicali Roma). 
 

INCHIESTA

SITUAZIONE CONSULTORIALE E “PILLOLA DEL GIORNO DOPO” NELLA CITTÀ DI ROMA
 

1. OGGETTO DELL’INCHIESTA:

I consultori familiari rappresentano un importante servizio regionale offerto ai cittadini, in particolar modo alle donne. Proprio in considerazione della rilevante funzione svolta da queste strutture, l’Associazione Radicali Roma ha deciso di indagare sul loro effettivo funzionamento nella città di Roma. Non avendo le risorse per compiere un’indagine accurata atta a verificare il grado di espletamento di ciascuna attività di competenza consultoriale, l’Associazione si è limitata a svolgere un’inchiesta in merito alla sola prescrizione della ricetta per la “pillola del giorno dopo”. Alla base di questa scelta vi sono due motivazioni: 1) spesso le donne, specie se minorenni, ricorrono al consultorio per ottenere tale servizio; 2) l’Associazione Radicali Roma negli ultimi anni si è già occupata della questione (vedi punto 3).

 
2. I RISULTATI DELL’INCHIESTA:   
 

Il sito del Comune di Roma fornisce i numeri di telefono e gli indirizzi dei consultori familiari sul proprio sito, la nostra indagine ha appurato quanto questo servizio sia lacunoso ed impreciso.

Il 13.7% delle informazioni sulle ubicazioni di queste strutture sono errate ed il 27.4% dei numeri telefonici risultano irraggiungibili, inoltre tra le indicazioni non vengono precisati né gli orari di apertura,  né quelli di chiusura, né tanto meno i momenti in cui è prevista la presenza di un ginecologo o di un medico.

La gravità di queste mancanze è inaccettabile: gli utenti che hanno l’urgenza di farsi prescrivere “la pillola del giorno dopo” non possono certamente perdere tempo al telefono o nel traffico della città sperando che la struttura sanitaria sia aperta e sperando che ci sia un medico in sede.

A confermare questa preliminare considerazione è quanto emerge dalla nostra inchiesta: 8 consultori (15.7% del totale) non sono stati in grado di fornire il servizio a causa dell’assenza di un medico. Sommando i consultori irraggiungibili telefonicamente e materialmente a quelli impossibilitati a fornire la prescrizione, si nota come 29 consultori su 51 (56.8%) per diversi motivi non offrano né informazioni, né i servizi richiesti. 

La “pillola del giorno dopo” è un farmaco d’urgenza: se assunto nel lasso di tempo compreso tra 12 e le 24 ore dal rapporto sessuale riduce la probabilità di gravidanze indesiderate fino al 90-95%. Successivamente l’efficacia si riduce. Se il farmaco viene assunto tra le 48 e le 72 ore il rischio di una gravidanza sarà maggiore di 6-8 volte (3-4 probabilità su cento). Successivamente aumenterà ancora, mantenendo però una certa efficacia fino a 120 ore dal momento del rapporto sessuale. Da ciò si evince l’estrema necessità per l’utente di avere informazioni giuste e consultori efficienti per non perdere tempo alla ricerca di un medico per la prescrizione.

La situazione appena descritta si aggrava ulteriormente nei giorni festivi e prefestivi: nessun consultorio aperto proprio quando è più difficile rintracciare il proprio medico curante. Nella maggior parte dei casi non si può far altro che rivolgersi alla guardia medica o al pronto soccorso. In quest’ultimo caso si rischia di attendere per ore e di trovare ginecologi obiettori che ostacolano ingiustamente la prescrizione medica che a norma di legge sarebbero tenuti a fare. E’ assolutamente necessario avere dei servizi sanitari funzionanti per rispettare la volontà degli utenti che fanno richiesta di assumere la “pillola del giorno dopo” entro dodici ore dal rapporto a rischio, così da  diminuire al massimo la probabilità di gravidanza indesiderata.

Secondo gli obiettivi previsti dalla legge 34/1996, dovrebbe esserci un consultorio familiare ogni 20 mila abitanti, ma anche se considerassimo tutte le 51 strutture funzionanti, nella nostra città avremmo all’incirca un consultorio ogni 49 mila abitanti. La situazione reale è ancora più allarmante, siamo vicini ad avere una struttura familiare ogni 80 mila abitanti, un numero quattro volte superiore rispetto a quello minimo previsto dalla legge.

 

3. LA POLITICA E’ LONTANA DALLE URGENZE DELLE COPPIE.
 

Nel dicembre del 2003 l’Associazione Radicali Roma effettuò lo stesso tipo di indagine (http://www.radicaliroma.com/iniziative/pillola), ottenendo risultati “allarmanti” del tutto simili a quelli attuali, l’allora opposizione di centro sinistra, con i democratici di sinistra in prima fila, tuonava contro la giunta Storace colpevole di non destinare adeguate risorse alle strutture consultoriali.

Purtroppo il cambio di colore della giunta avvenuto con l’elezione del Governatore Marrazzo non ha sostanzialmente modificato in meglio la situazione: i 3 milioni di euro stanziati a favore dei consultori, tramite la delibera di giunta del 20 ottobre 2007, ancora non hanno fatto migliorare i servizi di queste strutture. E a questo punto ci piacerebbe sapere: 1) se questi soldi sono stati realmente erogati; 2) quante e quali Asl di Roma hanno fatto richiesta di questo finanziamento; 3) quali sono stati i capitoli di spesa che le aziende sanitarie hanno previsto per il miglior funzionamento dei consultori.

Conoscendo bene i problemi delle strutture consultoriali romane, nel 2006 l’Associazione Radicali Roma ha presentato un ordine del giorno (vedi allegato alla fine*) in occasione della discussione del bilancio al Consiglio comunale di Roma chiedendo di informare l’assemblea degli eletti sullo stato di attuazione della legge 194/1978 e sul funzionamento delle attività consultoriali contestualmente alla Relazione sullo stato di attuazione dei programmi. Inoltre nella stessa occasione chiedemmo di destinare fondi, a partire già dal successivo assestamento al bilancio, per una campagna indirizzata ai giovani, da tenersi nelle scuole e nei consultori, al fine di promuovere la cultura della contraccezione e della procreazione cosciente e responsabile quale unico vero strumento atto a limitare il ricorso al rimedio estremo dell’aborto. Il nostro ordine del giorno fu approvato dal Consiglio con una larga maggioranza, ma né il Sindaco Veltroni, né gli assessori competenti hanno voluto dare seguito al mandato dei consiglieri comunali. 

 

COSA CHIEDIAMO: CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA SENZA RICETTA

Noi chiediamo che la contraccezione di emergenza (NORLEVO® e LEVONELLE ®) sia venduta senza ricetta, come ormai avviene in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Israele, Norvegia, Portogallo, Svezia, S
vizzera, Tunisia, Regno Unito e molti altri paesi extra-europei.

 

Le ragioni della nostra richiesta solo essenzialmente due:

1.                  Non vi è bisogno di nessuna diagnosi, oltre a quanto personalmente percepito dalla donna: non vi sono controindicazioni mediche all’assunzione di due compresse da 0,75 mg di Levonorgestrel. L’acido acetilsalicilico, il paracetamolo e quasi tutti gli altri farmaci venduti senza ricetta risultano essere più pericolosi del farmaco in questione. La vendita senza ricetta non esclude consultazioni mediche in caso di necessità.

2.                  E’ importante che l’accesso alla contraccezione di emergenza avvenga nel più rapido tempo possibile, prima che si verifichi l’ovulazione, riducendo così la probabilità di gravidanza fino al 95%. Questa misura da sola comporterebbe una riduzione di almeno 20.000 aborti annuali.

 

 
COSA OFFRIAMO: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
 

L’Associazione Radicali Roma offre assistenza legale gratuita a chiunque voglia denunciare quei medici che, per qualsiasi motivazione, si rifiutino di prescrivere “la pillola del giorno dopo”.

E’ importante ricordarsi che se il medico individua un motivo per non prescrivere il farmaco, deve indicarlo per iscritto sul documento della prestazione, assumendosene la responsabilità dinanzi ad eventuali contestazioni. Non è possibile l’obiezione di coscienza. La “pillola del giorno dopo” non è un farmaco abortivo, poiché agisce inibendo e ritardando l’ovulazione, cioè prima della fecondazione, e non interferisce con l’impianto in utero di un uovo fecondato. Infatti, quando la fecondazione è già avvenuta, la CE è probabilmente inefficace. Se un medico la invoca, deve indicare il rifiuto sul documento della prestazione. L’indicazione per iscritto della mancata prescrizione è fondamentale per eventuali esposti alla Procura della Repubblica.

 
 
L’indagine telefonica 
Le telefonate sono state fatte lunedì 19 e martedì 20 novembre dalle 10.00 alle 11.30.
 

I consultori presenti nel comune di Roma dovrebbero essere 51.

I numeri di telefono sono stati presi dal sito del Comune di Roma http://www.spqrdipsociale.it/famiglia/consultori.asp

L’indagine è stata svolta contattando tutti i consultori pubblici con indirizzo postale reale (44) presenti nel territorio del Comune di Roma. Agli operatori dei consultori è stato richiesto di essere ricevuti dal ginecologo e di poter ottenere la prescrizione del Norlevo (pillola del giorno dopo), per evitare l’eventualità di una gravidanza indesiderata, a seguito di una rapporto sessuale non protetto avuto la sera prima. Alle domande frequenti degli operatori  la nostra collaboratrice ha risposto:

età 22 anni, abito in una strada vicino al vostro consultorio, il rapporto a rischio c’è stato la sera prima, sono in periodo fecondo poiché le ultime mestruazioni le ho avute il 4 novembre.

 

Domande e risposte degli operatori dei consultori :

I file audio sono 35, di questi 30 riportano  domande e risposte, ecco le percentuali:

 

Dove abita?: 70% (21)

 

Non c’è il ginecologo (non è di turno, quindi o si rivolge ad altri consultori o aspetta il giorno in cui abbiamo il medico): 26.6% (8)

 

Può passare ma entro le….: 56.7% (17)

 

Non c’è il ginecologo ma può prescriverla il pediatra:  3.33% (1)

 

E’ un utente di questo consultorio?:  20% (6)

 

Ok può passare per avere la prescrizione, l’operatore non ha posto né limiti di tempo né di altro tipo: 16.6% (5)

 

Quanti anni ha?: 33.3%  (10)

 

Quando ha avuto il rapporto a rischio?: 36.7% (11)

 

Quando ha avuto l’ultima mestruazione? 6.7%  (2)

 

Chi le ha dato questo numero?: 6.7% (2)

 

E’ a discrezione della dott.ssa se prescriverle la “pillola del giorno dopo”: 16.7% (5)

 

C’è l’ostetrica che può prescriverla: 3.33% (1)

 

Il 41.2% dei consultori segnalati dal sito del Comune di Roma o non sono contattabili telefonicamente (27.4%) o hanno un indirizzo sbagliato (13.7%)  :

 

Ogni consultorio segnalato alla fine come irraggiungibile** è stato chiamato per sei volte nei due giorni di indagine

2* numeri telefonici sono risultati sempre occupati (abbiamo provato per ciascun numero sei volte nei due giorni su citati)

1 numero telefonico risponde il fax

1 il numero è inesistente

3 numeri telefonici corrispondono a utenti privati

1 numero telefonico è collegata segreteria che si definisce “non abilitata”

6* numeri telefonici non rispondono mai. (abbiamo provato per ciascun numero sei volte nei due giorni su citati)

7* consultori dell’elenco hanno degli indirizzi errati

 
*In questi casi le telefonate non sono state registrate.
** mancata risposta, telefono occupato, numero inesistente, fax, segreteria o telefono di abitazioni private
 
 

Registrazione Consultorio 1: Dove abita? Non c’è il ginecologo la mattina ma solo il pomeriggio. Vada in un altro consultorio.

 

Registrazione Consultorio 2: Dove abita? Ok può passare dal nostro consultorio per la prescrizione ma entro le 13.00.

Registrazione Consultorio 3: Non c’è il ginecologo ma se passa può prescriverla il pediatra.

 

Registrazione Consultorio 4: Dove abita? E’ mai venuta da noi? Ok può passare al nostro consultorio, qui c’è il ginecologo

 

Registrazione Consultorio 5: Non c’è il ginecologo rivolgersi presso il consultorio di via Farulli.

 

Registrazione Consultorio 6: Quanti anni ha? Dove abita? Ok nessun problema venga in consultorio le prescriviamo la “pillola del giorno dopo”, quando ha avuto il rapporto a rischio?

 

Registrazione Consultorio 7: Quando ha avuto il rapporto a rischio? Quando ha avuto l’ultima mestruazione? Ok passi in consultorio per la prescrizione questa mattina

 

Registrazione Consultorio 8: Dove abita? Non c’è il ginecologo il lunedì, ma solo il martedì, il mercoledì ed il venerdì, si rivolga ad un altro consultorio se ha urgenza.

 

Registrazione Consultorio 9: Dove abita? Quando ha avuto il rapporto a rischio? Deve venire subito, può passare entro le 11.45 altrimenti la dottoressa va via. Quanti anni ha?

 

Registrazione Consultorio 10: E’ in cura dalla dottoressa? Chi le ha dato questo numero di telefono? L’utente risponde: mia madre, allora la dottoressa dice: si allora venga.

 

Registrazione Consultorio 11: Quanti anni ha? Quando ha avuto il rapporto? La ginecologa viene alle 14.00 non prima, è a discrezione della dottoressa prescrivere la pillola del giorno dopo come ogni farmaco è il medico che decide se rilasciare la ricetta. Se non vuole aspettare fino ad oggi pomeriggio posso darle i numeri di telefono di altri due consultori.

 

Registrazione Consultorio 12 :Quanti anni ha? Da dove chiama? Può venire in consultorio a parlare con la dottoressa poi lei deciderà se prescriverle “la pillola del giorno dopo”

 

Registrazione Consultorio 13: Dove abita? Ok può venire presso la nostra struttura entro le 12.00 c’è una ostetrica che le prescriverà “la pillola del giorno dopo”

 

Registrazione Consultorio 14: Dove abita? Ok può passare subito altrimenti
la ginecologa va via.

 

Registrazione Consultorio 15: Dove abita? Quando ha avuto il rapporto? Ok venga presso la nostra struttura prima possibile.

 

Registrazione Consultorio 16: Dove abita? E’ una nostra utente? Attenda che verifico la via, quando ha avuto il rapporto? Mi dispiace ma il ginecologo ora non c’è, ha due possibilità: andare in un altro consultorio o venire presso la nostra struttura domani mattina. Il pediatra non può prescriverle “la pillola del giorno dopo”, può farlo solo il ginecologo o il medico di base.

 

Registrazione Consultorio 17: Ora qui non c’è il ginecologo, dove abita? Aspetti che vedo  oggi in quale consultorio può trovare un ginecologo. Quando ha avuto il rapporto a rischio? Le conviene andare in un altro consultorio le do il numero, ma ci vada di persona mica le prescrivono “la pillola del giorno dopo” per telefono.

 

Registrazione Consultorio 18: In questa struttura non c’è il ginecologo, dove abita? Quanti anni ha? Vada al San Giovanni o al S. Eugenio li troverà un ginecologo.

 

Registrazione Consultorio 19: Dove abita? E mai venuta da noi? Ma il numero di telefono che gli e lo ha dato visto che a noi non chiama mai nessuno? Ok venga subito che le prescriviamo la “pillola del giorno dopo”

 

Registrazione Consultorio 20: Dove abita? Ok venga subito che c’è il ginecologo.

 

Registrazione Consultorio 21: Dove abita? E’ venuta mai da noi? Venga in mattinata prima delle 12.00 poi valuterà il ginecologo se prescriverle “la pillola del giorno dopo”

 

Registrazione Consultorio 22: Quando ha avuto il rapporto a rischio? E’ una nostra utente? Ha la cartella qui? Puoi venire questa mattina entro le 12.00? Ok ti aspettiamo

 

Registrazione Consultorio 23: Dovrebbe chiamare dopo le 11.45 così parla con l’ostetrica, aspetti che le passo una infermiera: quando ha avuto il rapporto? Quanti anni ha? Il medico c’è il pomeriggio, se ha urgenza vada in un altro consultorio della Magliana

 

Registrazione Consultorio 24: segreteria non abilitata

 

Registrazione Consultorio 25: Risponde una segreteria che dice: il numero chiamato non è un consultorio ma una azienda privata.

 

Registrazione Consultorio 26: Ma lei è una nostra utente? Dove abita? Quando ha avuto l’ultima mestruazione? Ha avuto un rapporto protetto?Quando ci mette a venire qui? Si sbrighi eh! La sua età? Ok allora vieni subito.

 

Registrazione Consultorio 27: Dove abita? Ma lei sa che ore sono ora? Le 11.30, si sbrighi altrimenti il ginecologo va via.

 

Registrazione Consultorio 28: Quanti anni ha? Dove abita? Ok può passare presso la nostra struttura per incontrare il ginecologo che le prescriverà “la pillola del giorno dopo”

 

Registrazione Consultorio 29: Deve passare questa mattina entro le 12.30

 

Registrazione Consultorio 30: Risponde un fax.

 

Registrazione Consultorio 31: Se viene questa mattina bene, altrimenti niente.

 

Registrazione Consultorio 32: Quanti anni ha? Dove abita? Ok può venire entro le 12.00

 

Registrazione Consultorio 33: Telefono isolato

 

Registrazione Consultorio 34: Questo è un numero che non riceve più telefonate, siamo un consultorio ma questo numero è solo per telefonate in uscita, le do un altro numero.

 

Registrazione Consultorio 35: Quanti anni ha? Quando ha avuto il rapporto a rischio? Le passo la dottoressa: Dove abita? Siamo aperti fino alle 13.00, se passi devi rispondere ad un sacco di domande ricordati che sono ormoni e quindi dobbiamo capire se potertela prescrivere.

 
RIEPILOGO:
Indirizzi sbagliati 13.7% (7)
Consultori irraggiungibili 27.4% (14)
Non c’è il ginecologo (non è di turno, quindi o si rivolge ad altri consultori o aspetta il giorno in cui abbiamo il medico): 15.7% (8)
Può passare ma entro le….: 33.3% (17)
Ok può passare per avere la prescrizione, l’operatore non ha posto né limiti di tempo né di altro tipo: 9.8% (5)
TOTALE 51 CONSULTORI
 
 
Alcune importanti informazioni sulla “pillola del giorno dopo”*
*Alcune delle informazioni usate in questo report sono a cura dell’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” di Torino. (www.associazioneaglietta.it)
CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA (CE)
Dopo un rapporto sessuale non protetto riduce la probabilità di una gravidanza.
 
LA PROBABILITÀ DI RIMANERE INCINTA dopo un singolo rapporto sessuale è di circa l’8% (non è poco!). Aumenta durante i giorni fecondi, che sono i cinque che precedono l’ovulazione e quello successivo (fino al 20-30%), ma nessun giorno può considerarsi sicuro.Quando avviene l’ovulazione, nell’apparato genitale femminile ci sono già gli spermatozoi dei rapporti avuti nei giorni precedenti.
 
SE ASSUNTA TEMPESTIVAMENTE, entro 12- 24 ore dal rapporto sessuale, riduce la probabilità di rimanere incinta fino al 90-95% (cioè da 8 a 0,5 probabilità su cento). Successivamente l’efficacia si riduce. Se assunta dopo, tra 48 e 72 ore il rischio di una gravidanza sarà maggiore di 6-8 volte (3-4 probabilità su cento). Successivamente aumenterà ancora, mantenendo però una certa efficacia fino a 120 ore.
 
COSA FARE?
In pratica non vi è alternativa, a meno che si preferisca semplicemente incrociare le dita. Conviene assumerla al più presto, possibilmente entro 12 ore dal rapporto sessuale, poiché ogni 12 ore di ritardo il rischio raddoppia.
 
QUANDO SERVE?
Al minimo dubbio. Rapporto non protetto. Eiaculazione sui genitali. Coito interrotto fallito. Rottura o sfilamento del profilattico. Dimenticanza di due giorni della pillola, o ritardo di più di due giorni della ripresa dell’assunzione della pillola.
 
È UN ABORTIVO?
No. Agisce inibendo e ritardando l’ovulazione, cioè prima della fecondazione, e non interferisce con l’impianto in utero di un uovo fecondato. Infatti, quando la fecondazione è già avvenuta, la CE è probabilmente inefficace.
 
FA MALE?

No. Non è una bomba ormonale. Si tratta di un uso episodico, che non ha le controindicazioni dell’uso a lungo termine della pillola. È forse l’unico farmaco che non ha controindicazioni mediche.

 
EFFETTI COLLATERALI?
Sono transitori e sono gli stessi sintomi di una gravidanza iniziale: nausea (23%), vomito (6%), dolori addominali (18%) e mal di testa (17%). Nel 10% si possono avere delle piccole perdite ematiche o alterazioni del flusso. Se usata più volte durante lo stesso ciclo, comporta irregolarità mestruali temporanee.
 
USO RIPETUTO?
A parte le irregolarità mestruali, è meno efficace della pillola. Quindi sarebbe meglio evitare troppi rapporti a rischio e usare un contraccettivo sicuro (pillola o profilattico).
 
 
COME PROCURARSELA?
 In Italia ci vuole la ricetta medica. Devi recarti al Consultorio o dal tuo medico di base. Quando i consultori sono chiusi, in Guardia Medica o in un Ospedale. Il personale è tenuto al segreto professionale e deve considerarla una prescrizione d’urgenza, poiché il ritardo espone ad un
rischio maggiore di una gravidanza indesiderata. Ovviamente non è un’urgenza per la salute, ma nessuno può mandarti via o inviarti da un’altra parte.
 
SERVE LA VISITA?
 No. La visita vaginale o l’ecografia per via vaginale non servono. Se non la vuoi fare, puoi rifiutarla e la prescrizione deve esserti fatta lo stesso. Possono invece farti fare il test di gravidanza.
 
POSSONO RIFIUTARSI?
No. Se il medico individua un motivo, deve indicarlo per iscritto sul documento della prestazione, assumendosene la responsabilità di fronte a eventuali contestazioni. Non è possibile l’obiezione di coscienza. Se un medico la invoca, deve indicare il rifiuto sul documento della prestazione.
 
TICKET?
Nei consultori e dal medico di base non c’è il ticket. In ospedale, essendo una prestazione non differibile (il rischio di gravidanza raddoppia ogni 12 ore di ritardo) non si deve pagare il ticket (Circolare Assessore Sanità n.969/UC del 31.3.2003).
 
COME SI USA?
Si usa il levonorgestrel, venduto come NORLEVO® e LEVONELLE ®. La confezione contiene due compresse e costa 11 euro. Si possono assumere due compresse contemporaneamente o una per volta a distanza di 12 ore. In alternativa si possono usare alcuni tipi di pillola in due somministrazioni a distanza di 12 ore (Metodo di Yuzpe), come indicato in tabella, che sono leggermente meno efficaci, ma che è più facile reperire da qualche amica. In estrema necessità si possono usare anche gli altri tipi di pillola; meglio che usare niente.
 
PENSARCI PRIMA?

Si. Se hai rapporti sessuali, soprattutto con il profilattico o il coito interrotto, potresti avere difficoltà a procurartela al momento del bisogno. Il suggerimento è quello di averne una confezione da parte. Se non a te potrebbe servire ad una tua amica.

 
LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO PERCHÉ LA VENDITA SENZA RICETTA?
 
NOI CHIEDIAMO che la contraccezione di emergenza (NORLEVO® e LEVONELLE ®) sia venduta senza ricetta, come ormai avviene in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Israele, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Tunisia Regno Unito e molti altri paesi extra-europei.
 
È IMPORTANTE CHE L’ACCESSO ALLA CONTRACCEZIONE di emergenza avvenga al più presto possibile, prima che si verifichi l’ovulazione, riducendo così la probabilità di rimanere incinta fino al 95%. Questa misura da sola comporterebbe una riduzione di almeno 20.000 aborti all’anno.
 
NON VI È BISOGNO DI ALCUNA DIAGNOSI, oltre a quanto personalmente percepito dalla donna, e non vi sono controindicazioni mediche all’assunzione di due compresse da 0,75 mg di Levonorgestrel. Sono più pericolosi l’acido acetilsalicilico, il paracetamolo e quasi tutti gli altri farmaci venduti senza ricetta. La vendita senza ricetta non esclude consultazioni mediche nei casi dubbi.
 
GLI EFFETTI COLLATERALI sono ben conosciuti e minori. Non ha effetti tossici sulla donna o sull’embrione, qualora una gravidanza fosse già iniziata. Molti medici mostrano di prescriverla con fastidio, quando addirittura si rifiutano di farlo.
 
A OLTRE 33 ANNI DALLA SENTENZA (non una legge) che ha legalizzato la pillola in Italia, la parola “contraccezione” è tuttora bandita nella legislazione.
 
A 26 ANNI DALLA LEGGE che ha legalizzato l’aborto, le donne italiane sono tuttora costrette all’intervento chirurgico come unica soluzione.
 
COSTRINGERE LE DONNE AD UN PERCORSO AD OSTACOLI per la contraccezione di emergenza è una ulteriore crudeltà.
 
È COME SE LA LEGGE PRESCRIVESSE LA RICETTA PER I PROFILATTICI.
 
 
Le denuncie per mancata prescrizione della “pillola del giorno dopo”
L’Associazione Radicali Roma offre assistenza legale gratuita a chiunque voglia denunciare quei medici che, per qualsiasi motivo, si rifiutano di prescrivere “la pillola del giorno dopo”.  E’ importante ricordarsi che se il medico individua un motivo per non prescrivere il farmaco, deve indicarlo per iscritto sul documento della prestazione, assumendosene la responsabilità di fronte a eventuali contestazioni. Non è possibile l’obiezione di coscienza. Se un medico la invoca, deve indicare il rifiuto sul documento della prestazione. L’indicazione per iscritto della mancata prescrizione è fondamentale per eventuali esposti alla Procura della Repubblica.
Per segnalazioni e denunce: radicaliroma@radicali.it
Date le sue caratteristiche, dunque, il personale sanitario è tenuto a considerare il predetto farmaco una prescrizione d’urgenza, il cui rilascio è dovuto in assenza di qualsivoglia possibilità di diagnosi (non sono previste, tanto per dire, né visita vaginale né ecografia per via vaginale); la pillola del giorno dopo rientra infatti nella “Classe 1” dell’Oms, cioè senza restrizioni d’uso. Perciò dovere del personale medico è proprio quello di ottemperare con sollecitudine – in base alla dizione “d’emergenza” – alle richieste delle pazienti.
 
 
 
 

 Ordine del giorno*
(Collegato alla Previsione di Bilancio 2007 – 2009 del Comune di Roma)
 
 
 
PREMESSO CHE
 
dal 1978 ad oggi c’è stata una riduzione consistente del numero degli aborti ed il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza è in continua e costante diminuzione; ciò è avvenuto in larga parte per effetto di una maggiore, se pur migliorabile, diffusione di informazione corretta riguardo la sessualità e la contraccezione, specie tra i giovani;
 
CONSIDERATO CHE
 
 da molteplici studi compiuti sull’argomento si evince l’esistenza di un rapporto direttamente proporzionale tra la scarsa diffusione della contraccezione ed il tasso di interruzione di gravidanza;
 
VALUTATO CHE
 
 i consultori pubblici non riescono a svolgere un’opera di informazione e prevenzione adeguata alle esigenze dei cittadini, in special modo nei riguardi delle donne immigrate che necessitano maggiori supporti, non ultimi quelli di mediazione culturale;
 
 
Il Consiglio Comunale
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta
 
§         ad informare il Consiglio sullo stato di attuazione della legge 194/1978 e sul funzionamento delle attività consultoriali contestualmente alla Relazione sullo stato di attuazione dei programmi;
 
§         a destinare fondi, già dal prossimo assestamento al bilancio, per una campagna indirizzata ai giovani, da tenersi nelle scuole, nei consultori e nei più frequenti luoghi di aggregazione giovanile italiana ed immigrata, per promuovere la cultura della contraccezione e della procreazione cosciente e responsabile come strumenti necessari per limitare il ricorso all’estremo rimedio dell’aborto.
 
 
Roma, 10/02/07
 
Ordine del giorno approvato in consiglio comunale.