I medici invocarono l’obiezione di coscienza Ieri il giudice ha disposto nuovi accertamenti. Di Michela Bevere. Epolis pag. 29.
Il gip Claudio Mattioli ha disposto nuovi accertamenti, nell’ambito dell’inchiesta relativa al caso di una donna che si è vista rifiutare la prescrizione della pillola del giorno (la “Norlevo) da alcuni medici obiettori del Policlinico Umberto I e del San Giovanni. Il giudice ha rinviato gli atti al pm per svolgere ulteriori indagini, accogliendo così l’opposizione alla richiesta di archiviazione, formulata dal pm Angelantonio Ravanelli, dall’avvocato di Radicali Roma, Alessandro Gerardi. L’indagine parte nel febbraio 2006 dopo la denuncia presentata da una 37enne biologa, per i fatti avvenuti il 31 gennaio 2005: si era rivolta ai due ospedali non ottenendo in entrambi la prescrizione del farmaco da tre sanitari, che avevano invocato l’obiezione di coscienza. Il pm Ravanelli, all’esito di alcuni accertamenti, aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, che ipotizza il reato di rifiuto o omissione in atti d’ufficio, sulla base della “necessità di un intervento legislativo”. Per il pm “non sono emersi elementi utili all’identificazione dei responsabili” e “non può escludersi la sussistenza della causa di giustificazione di cui all’articolo 51del cp” (esercizio di un diritto o adempimento di un dovere, ndr) quantomeno sotto il profilo putativo”. “Ritengo questa ordinanza ancorché provvisoria un’importante vittoria”, commenta l’avvocato Gerardi, secondo cui bisogna “proseguire nelle indagini al fine di sentire i dipendenti dei due ospedali, in modo da verificare se e in che misura il comportamento dei dirigenti e dei responsabili dei rispettivi reparti di ginecologia possa ritenersi omissivo e lesivo dei diritti della ragazza”. “La pillola del giorno dopo inibisce e ritarda l’ovulazione, prima della fecondazione, e non interferisce con l’impianto in utero di un uovo fecondato. Quindi non è un abortivo”, e dunque per essa non può valere l’obiezione di coscienza, commenta il segretario di Radicali Roma Massimiliano Iervolino.