Gli iscritti dell’Associazione Radicali Roma, riuniti nell’Assemblea annuale statutaria il 5 e 6 dicembre 2008 in Via Torre Argentina 76 a Roma, ascoltate le relazioni del Segretario e del Tesoriere le approvano.
L’Associazione Radicali Roma, inoltre, condivide e si riconosce nella mozione approvata al congresso di Radicali Italiani del 30 ottobre – 2 novembre 2008, ribadendo in pieno la propria convinta adesione alle battaglie del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito e delle associazioni costituenti.
L’Associazione Radicali Roma ringrazia gli iscritti ed i simpatizzanti per lo straordinario lavoro di questi ultimi 17 mesi, concretizzatosi alcune settimane fa nel deposito della proposta di delibera ad iniziativa popolare sull’istituzione di un’Anagrafe Pubblica degli eletti; il lavoro militante, l’impegno di tempo e risorse umane ed economiche di ognuno ha permesso di raccogliere oltre 5000 firme, grazie a oltre 170 tavoli usciti in 90 giorni. Consapevoli della fondamentale importanza di questo traguardo, peraltro impreziosito ed in qualche misura “garantito” dalla firma del Sindaco Alemanno, l’Associazione impegna i propri organi dirigenti a seguire da vicino l’iter consiliare della delibera, per mettere in atto ogni tentativo, contatto e strategia di lotta non violenta, affinché la proposta venga non solo discussa in Aula del Consiglio Comunale di Roma entro i termini perentori statutari, ma anche approvata. L’Associazione impegna altresì gli organi dirigenti a vigilare nei mesi successivi, che la proposta venga posta in essere dagli organi tecnici e politici competenti.
Preso atto del particolare momento di difficoltà in cui si dibatte la partecipazione democratica nel Paese, con lo svilimento continuo delle istituzioni (ridotte spesso ad assemblee meramente di ratifica di posizioni e patteggiamenti conclusi altrove), l’Associazione Radicali Roma decide di intraprendere un percorso articolato, atto ad instaurare una sorta di rilancio del diritto e della legalità, partendo dal locale e cercando di coinvolgere soggetti diversi intorno ad un dibattito sul come “legalizzare Roma”, slogan del Congresso ed obiettivo centrale futuro dell’Associazione, che deve tradursi in un percorso politico atto a sottolineare il deficit di democrazia nei diversi ordini di consiglio della città, per rilanciare con forza l’esigenza della laicità nelle istituzioni.
Alla luce di ciò il Congresso impegna i propri organi dirigenti a farsi co-promotori di una grande assemblea autoconvocata da tenersi entro i prossimi 2 mesi, chiamando al confronto soggetti fra i più diversi e comunque disponibili, siano essi soggetti individuali o Associazioni, su temi come la forma della organizzazione politica e della partecipazione alla vita dei partiti come costituzionalmente previsto, della ineludibile riconquista e attuazione della democrazia partecipata e della legalità, anche per meglio affrontare temi complessi come il federalismo (che vogliamo sia essenzialmente politico e non solo amministrativo-istituzionale), magari coniugandolo con una idea compiuta ed attuativa sul progetto di città metropolitana, alla quale arrivare con un percorso di confronto serrato con i vari livelli istituzionali locali.
L’Associazione, inoltre, forte della sua recente inchiesta sullo stato di illegalità in molti dei consultori e pronto soccorso cittadini, intende rinnovare con forza le proprie inchieste sulla prescrizione della pillola del giorno dopo e l’adeguata accessibilità alla contraccezione consapevole, con iniziative e battaglie non violente, affinché non cali un silenzio omertoso sulle difficoltà di molti nel veder riconosciuto un diritto, soprattutto quando si tratta delle fasce più deboli della popolazione: in modo particolare giovani e stranieri.
Così come sarà compito dei nuovi organi dirigenti promuovere discussione pubblica sull’utilizzo terapeutico della cannabis, la cui utilità clinica in numerose condizioni patologiche è riconosciuta in molte democrazie avanzate (Stati Uniti su tutte), mentre da noi incontra ancora resistenze a macchia di leopardo, con regolamenti attuativi delle diverse ASL del territorio, che recepiscono con modalità differenti le indicazioni scientifiche e giuridiche.
Sarà inoltre necessario improntare l’azione politica dell’Associazione affinché non si perpetui il silenzio dell’informazione, che sovente impedisce al cittadino di conoscere e aderire alle iniziative radicali, nazionali come locali. Gli organi dirigenti sono impegnati dall’Assemblea ad esplorare fino in fondo la possibilità di dotare l’Associazione di un proprio strumento divulgativo. Ma l’obiettivo di rompere l’omertoso silenzio degli organi di informazione verrà perseguito soprattutto mediante l’organizzazione di dibattiti ed incontri pubblici monotematici, su alcuni dei tanti temi, storicamente fonte di battaglie radicali (disabilità, forma partito, trasparenza, antiproibizionismo etc.); l’Associazione Radicali Roma intende valorizzare il ricco e corposo archivio, anche audiovideo, delle tante battaglie radicali succedutesi negli anni, per declinarle in momenti di rivalutazione storica piegata alle esigenze locali di legalità e partecipazione democratica, coinvolgendo sia forze politiche consolidate sul territorio, sia realtà associative che dovessero dimostrarsi particolarmente attente alle sollecitazioni che verranno via via proposte.
L’Associazione sarà comunque vigile nei confronti delle tante nuove istanze che proverranno dal tessuto civico di Roma e del suo hinterland, con i fermenti del mondo della scuola, la crisi finanziaria, la raccolta e smaltimento rifiuti, la nuova sindacalità nel precariato solo per citarne alcuni, per essere disponibile ad offrire contributo di idee, proposte e ad incardinare battaglie e mobilitazioni, con il rigoroso metodo radicale della legalità e della trasparenza.
Eletti:
Demetrio Bacaro alla carica di segretario
Jacopo Lenigno alla carica di Tesoriere
Luca Placidi alla carica di Presidente