RADICALI ROMA

Al ‘Teatro della Cometa’ di Roma ‘Secondo Me’: Michele La Ginestra si racconta.

Andare a teatro in compagnia della figlia per un padre della mia non più giovane età è faccenda complessa. L’educazione sicuramente datata, l’esser protettivo decisamente in modo eccessivo fa sì che mi ponga sempre prima dell’entrata  qualche interrogativo sicuramente fuori luogo.

 

Le mie ansie però sono del tutto svanite con questo ‘Secondo me’ in scena al “della Cometa” fino al 22 febbraio, bella e semplice storia fatta di amore, di fede e di profumi.

 

Michele La Ginestra, con la collaborazione di Adriano Bennicelli, racconta la storia un po’ autobiografica di Sergio, falegname, col suo profumo di legno, e di Maria, sua moglie, col suo profumo di pane… ma è anche la storia “dei” Giuseppe: il vecchio falegname, col suo profumo di Vinavil; ed il giovane, imbevuto di calcio, purtroppo, senza profumo…

 

E’ una riflessione, piena di poesia, a voce alta sull’esistenza, sulle gioie e sui dolori, con un attenzione particolare alle “buone notizie” che ci sono state comunicate, qualcosa su cui sorridere, ma anche qualcosa di estremamente intimo per chi ha voglia di ascoltare, specialmente quando ci si imbatte nella morte.

Si ride, si piange, si urla, come nella vita, con la speranza che ci sia sempre un sorriso che ci conforti nei momenti più difficili.

 

Dopo il successo di “Radice di 2”, Michele La Ginestra torna con questo nuovo spettacolo, coadiuvato dalla sapiente regia di Augusto Fornari, dall’esperienza di Sergio Fiorentini, dall’eleganza di Corinne Bonuglia e dalla simpatia di Emanuel Caserio, per comunicare qualcosa di sé, con il suo solito stile giocoso e disincantato.

 

Nato a Roma le velleità artistiche di La Ginestra si manifestano sin da giovane: dapprima in parrocchia per poi perfezionarsi negli anni in un gruppo teatrale dilettantistico.

 

L’amore per Roma e per le tavole del palcoscenico lo spinge a studiare giovanissimo i sonetti del Belli, Trilussa e Pascarella, fino ad arrivare a Ettore Petrolini.

 

Dal grande Ettore impara che il teatro può essere un ottima “alternativa alla strada” e fonda, insieme ad altri amici, un’associazione di volontariato per la prevenzione della delinquenza minorile, che svolge la maggior parte delle sue attività nell’ambito teatrale; per i vari ragazzi dell’associazione scrive, dirige ed interpreta più di 10 commedie teatrali, prendendo sempre più dimestichezza con il palcoscenico.

 

A 28 anni riceve una menzione speciale in una rassegna teatro giovani, per una commedia da lui scritta, diretta e interpretata, “No smogolo”, e da lì inizia il rapporto professionale con il teatro.

 

Notato da Garinei viene chiamato a maggio del 2000 a interpretare il ruolo del protagonista in “Rugantino”, ma inizia presto a lavorare anche in televisione (‘Amiche mie’, ‘Nati ieri’) e per il cinema (‘Cresceranno i carciofi a Mimongo’, ‘Colombo’, ‘Un Maresciallo in gondola’).

 

Di questo bello e poetico “Secondo me” dice: “è il mio spettacolo, quello che ho covato dentro per un bel pò, l’ho scritto e l’ho ri-scritto, e grazie al confronto con alcuni amici, è diventato realtà; insomma c’è una bel po’ di me .. e sono convinto che piacerà” …. e chi scrive non può che confermare  !