RADICALI ROMA

Al Teatro dell’Orologio “La matematica sentimentale” di Pierpaolo Palladino, ultimo panda della poesia teatrale. di Lucio de Angelis

Al Teatro dell’Orologio “La matematica sentimentale” di Pierpaolo Palladino, ultimo panda della poesia teatrale.

 

di L.D.A.

 

Pierpaolo Palladino, romantico extraterrestre di ‘Poetry’, pianeta della poesia, e validissimo autore di Racconti teatrali che sono sempre più noti al pubblico, come ad esempio “La banda”, dal quale è stato tratto “Senza swing”, lo show del Sistina, è stato il brillante protagonista nella settimana di S. Valentino de “La matematica sentimentale” al Teatro dell’Orologio.

 

L’idea dello spettacolo è nato dall’intento di portare avanti il suo discorso sul racconto teatrale, affidando all’interpretazione di un solo attore tutti i ruoli di volta in volta evocati in scena in un serrato alternarsi del piano narrativo rivolto al pubblico, a quello dialogico dei personaggi tra loro e il primo studio, in cui l’autore sperimenta il testo direttamente con il pubblico.

 

Un ragazzo, Lorenzo, di poco più di vent’anni si ritrova iscritto ad ingegneria perché figlio di ingegneri, ma la matematica gli sembra un mondo astratto e gli esami di ‘Analisi 1’ e ‘Analisi 2’ una raffica di numeri e formule fredde come l’Alaska. Non sa cosa vorrebbe fare da grande, di certo non l’ingegnere mentre fugge dall’amore di Valentina, la sua fidanzata per inseguire Nora, una cantante innamorata di sé stessa e della sua voce.

 

Tra timori, fughe e passioni, Lorenzo incontra il professor Primo che lo instrada quasi per incanto alle sfide della matematica teorica che diventa arte agli occhi del ragazzo, gioia intuitiva e solitaria. Ora i numeri hanno un senso e il loro linguaggio parla di un mondo tanto astratto quanto passionale, come la vita stessa che diventa sentimento, misterioso e necessario, spesso insolubile, come l’amore. 

 

Per tutti gli aspetti più strettamente scientifici l’autore si è avvalso della consulenza e disponibilità del prof. Fabio Rinaldi, docente di modelli matematici per l’ingegneria meccanica, facoltà di ingegneria industriale, presso l’università telematica Guglielmo Marconi di Roma.

 

“Torno a studiare le dispense e resto lì, assorto nel mondo del professor Primo. – racconta ad un tratto l’attore – Un esercizio chiede di calcolare l’integrale del famoso “Cardioide”, già noto ai greci. Per chiarezza sul foglio c’è disegnato un cuore stilizzato.

 

Comincio a svolgere l’esercizio e mi torna in mente un disegno che mio padre amava particolarmente: il frattale di Mandelbrot, che a prima vista è anch’esso simile ad un cuore, ma che ingrandito o visto in profondità rivela curve le cui forme variano man mano che continuiamo a scendere nei particolari, come una costa che vista dall’alto sembra continua, ma percorsa a piedi rivela anse e promontori all’infinito.

 

Un cuore frastagliato che comincio a percorrere mentalmente, mentre scivolo nel sonno, come in un quadro di Escher … ora sono su un fiordo che alterna rocce nere e mare bianco, il rilievo delle rocce si addolcisce fino a livellarsi col mare in una scacchiera di quadrati bianchi e neri, la scacchiera si piega su sé stessa trasformando i quadrati in rombi e i rombi prendono forma di animali, ossia di tartarughe che si uniscono poi in alveare da cui vola uno sciame di api, che diventa uno stormo di uccelli neri nel cielo bianco come le nuvole, e via di nuovo in una danza infinita…”

 

….. e i pensieri dell’autore diventano musica e poesia per gli spettatori, spingendo qualcuno sino alla commozione.

 

Teatro: Teatro dell’Orologio/Sala Artaud
Città: Roma
Titolo: La matematica sentimentale – Primo studio
Di e con                                    Pierpaolo Palladino
Scritto con                                Fabio Rinaldi e Roberto Silvestri
Consulenza scientifica                  Fabio Rinaldi
Allestimento scenico di                 Cristina Aubry