RADICALI ROMA

“LA CHIESA DEL NO”, UNA INDAGINE SULLA LIBERTA’ DI COSCIENZA DEGLI ITALIANI DI MARCO POLITI E RITA DE SANTIS, PRESIDENTE DELLA ASSOCIAZIONE “AGEDO”, AD “OUTING” SABATO 7 MARZO

Sabato 7 marzo, nel corso della trasmissione OUTING (Teleroma 56, visibile in tutta Europa tramite l’877 di Sky, ore 22.30-00.30), condotta e scritta dal poeta, scrittore e giornalista Maurizio Gregorini, MARCO POLITI, una delle firme più autorevoli della ‘Repubblica’ (vi lavora come editorialista e corrispondente vaticano) e autore di numerose inchieste, parlerà del suo nuovo libro “LA CHIESA DEL NO” (sottotitolo ‘Indagine sugli italiani e la libertà di coscienza”, edito da Mondadori. Prefazione di Emma Bonino), e specificatamente del capitolo “AMORE NEGATO”, dove spiega senza remore perché per il magistero della Chiesa l’OMOSESSUALITA’ sia ancora uno degli argomenti più tormentati. Un libro il suo, spiega Politi, che è un “Mettersi in ascolto della società, captando le voci di una realtà variegata nelle sue sensibilità. Una realtà i cui protagonisti non sono ossessionati dalla volontà di imporre il proprio punto di vista, ma si muovono nella convinzione della fecondità -e dell’inevitabilità- di un confronto tra le idee. Sono voci che rispecchiano il sentire di molti uomini e donne. E’ un panorama che i vertici ecclesiastici al fondo conoscono, ma con cui non vogliono misurarsi e che molti esponenti della classe politica fingono di ignorare”. Un incontro, quello con Marco Politi ad OUTING, dove -tramite il volume “La chiesa del no”- si potrà discutere di una realtà complessa -la nostra- in cui si intrecciano esperienze e sensibilità molteplici, che si muovono in diverse direzioni, interrogandosi sul senso dei valori, della religione, dell’esistenza. Un vero ritratto dell’Italia sotto i nostri occhi, una Italia “europea, plurale e sfaccettata”. Con Marco Politi vi sarà anche RITA DE SANTIS, laureata in Filosofia Morale (con una testi su Aldo Capitini e la filosofia della non violenza. E’ anche autrice di vari saggi di letteratura contemporanea pubblicati su riviste internazionali e nazionali. Inoltre è specializzata sulle tematiche del secondo novecento con particolare riferimento alle questione epistemologiche). Impegnata nella difesa dei diritti degli omosessuali attraverso l’associazione AGEDO  (Associazione genitori di omosessuali), di cui dal 18 novembre 2007 è presidente nazionale, la De Santis nel 1996 ha pubblicato un libro dal titolo “Il nuoro” sulle problematiche famiglie che cambiano. L’AGEDO è un associazione nata nel 1994 per volontà di alcuni genitori allo scopo di supportare con la propria esperienza i genitori dei ragazzi omosessuali; nel passare degli anni l’associazione si è ingrandita e ha sedi su tutto il territorio nazionale allargando la sua attività con progetti, legati all’istruzione, nazionali e internazionali; nell’ambito di questa progettazione (col finanziamento della Commissione Europea, nell’ambito del Progetto Daphne II “Family matters – Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”), ha prodotto due video, “NESSUNO UGUALE” e “DUE VOLTE GENITORI”, che di recente lo stesso Claudio Cipelletti, regista dei documentari, ha presentato ad OUTING. Proprio “DUE VOLTE GENITORI”, nasce dalla forte motivazione dei genitori di AGEDO nel dar voce alle famiglie con figli gay, operazione mai tentata prima in Italia. Il progetto biennale europeo Daphne II “Family matters” ha permesso di realizzare questo lavoro all’interno di una vasta ricerca sociologica sulle famiglie con figli e figlie omosessuali condotta in tre Paesi. Ma cos’è esattamente l’Organizzazione di volontariato Agedo – Onlu? Si tratta dell’Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali, sull’esempio di organizzazioni che operano all’estero da molti anni. Dal 1993 si muove sul delicato terreno dei rapporti familiari, con varie iniziative di appoggio e consulenza per venire incontro alle difficoltà dei genitori nel riconoscere serenamente l’identità di figli e figlie omosessuali. Riscontrata la oggettiva difficoltà di raggiungere le famiglie con una informazione preventiva, l’attività dell’AGEDO ha messo in evidenza il bisogno di interventi informativi ed educativi di più ampio respiro, che investano non solo i diretti interessati, ma abbiano effetto su tutti, affinché l’omosessualità non sia più vista come peculiarità di una minoranza che non ci tocca mai personalmente, ma come identità possibile, presente nella realtà in cui viviamo.