Dichiarazione di Demetrio Bacaro e Jacopo Lenigno rispettivamente Segretario e Tesoriere di Radicali Roma: “DOPO L’ARBITRIO SULLO STATUTO POMARICI COMPIE ILLEGALITA’ ANCHE NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE”
La nostra presenza costante e vigile al Consiglio Comunale ha prodotto una reazione: la chiusura arbitraria e totale da parte del Presidente Pomarici. Ieri come tesoriere di radicali Roma, insieme a un compagno, abbiamo tentato di accedere alla seduta del Consiglio, che da statuto è pubblica e può essere secretata solo per tutelare la privacy di taluni soggetti e previa approvazione di una maggioranza qualificata in Consiglio; ci siamo sentiti rispondere dai responsabili di portineria di Palazzo Senatorio che il pubblico non poteva accede alla seduta. Avanti a noi sono passati solo cittadini che avevano contatti diretti con consiglieri comunali. Facendo strali delle norme statutarie, dunque, il Presidente Pomarici chiude il Consiglio alla cittadinanza e lo apre solo alle clientele dei singoli consiglieri. Palese, dunque, appare ormai l’urgenza della approvazione della delibera di iniziativa popolare presentata da radicali Roma sull’anagrafe pubblica degli eletti, per rendere il più trasparente e conosciuto possibile ogni atto e decisione degli organi eletti.
Da ultimo è da notare come i responsabili di portineria abbiano denegato, con buona pace della legge sugli atti amministrativi, di dare copia scritta del contenuto del provvedimento del Presidente Pomarici a noi che lo richiedevamo.
Continueremo a presidiare il Consiglio Comunale per il rispetto del diritto, pronti a denunciare gli abusi arbitrari e l’inottemperanza a regolamenti e Statuto che il Presidente e il Consiglio continuano imperterriti a perpetrare contro i diritti della cittadinanza, anche in nome di tutte le altre proposte di Delibera Popolare che giacciono sepolte nei cassetti della politica romana, indipendentemente dal colore politico della Giunta e del Consiglio