REGIONE. CODACONS: CONSIGLIERI DOVRANNO RESTITUIRE 25 MLN
“CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA CONTRIBUTI AD AMICI E PARENTI”.
(DIRE) Roma, 12 mag. – “La Regione Lazio e’ stata sconfitta dal
Codacons, e ora dovra’ restituire i 25 milioni di euro di
contributi erogati senza alcun criterio ad una serie di
associazioni”. E’ quanto si legge in una nota della stessa
associazione, che ricostruisce la vicenda: “Come si ricordera’ il
Codacons aveva presentato ricorso al Tar del Lazio in merito ai
fondi erogati dall’amministrazione regionale Marrazzo in favore
di un lunghissimo elenco di associazioni. Si contestava
l’erogazione da parte della Regione Lazio di una serie di
contributi, pari a circa 25 milioni di euro -relativi all’anno
2007 e per lo svolgimento di iniziative di carattere sociale,
culturale e sportive- a decine di associazioni del Lazio,
individuate, sospettava il Codacons, al di fuori del rispetto
della legge 241 del 2000 sulla trasparenza e in assenza di
appositi criteri, come deve sempre avvenire quando
l’amministrazione pubblica eroga sovvenzioni sia a soggetti
pubblici che privati”.
“Tra queste associazioni- ricorda il Codacons- comparivano:
Associazione culturale Caga; Associazione ‘Sagra della bruschetta
con il pane di Lariano’; Associazione culturale ‘La Ciociaria
c’e”; Associazione culturale ‘Affabulazione’; Associazione
culturale ‘Il Paperotto’; Associazione ‘Stazzo pazzo’;
Associazione Dance Forever di Lorella Porzio Bodolo di Frosinone;
Associazione di Licenza Poetica; Associazione ‘Bonum diffusium
sui’, e tante altre”.(SEGUE)
Il Tar, dopo aver ricevuto la
documentazione richiesta, bacchetto’ duramente l’amministrazione
regionale, chiedendo alla Corte Costituzionale un giudizio in
merito alla legittimita’ della legge regionale n.28 del 2006, che
stanziava i fondi sopracitati- spiega il Codacons- Ora una nuova
batosta arriva dalla Corte Costituzionale che, pronunciandosi su
richiesta del Tar e accogliendo le tesi del Codacons, ha emesso
una sentenza in cui si afferma testualmente: ‘La
norma-provvedimento impugnata deve ritenersi in contrasto con
l’articolo 3 Cost., non avendo rispettato il principio di
eguaglianza nel suo significato di parita’ di trattamento'”.
“Difatti, ne’ dal testo della norma -che contiene, con il
rinvio alla tabella, un mero elenco dettagliato di destinatari,
di progetti finanziati e di importi ripartiti- ne’ dai lavori
preparatori della legge emerge la ratio giustificatrice del caso
concreto- si legge ancora- non risultando che il Consiglio
regionale abbia osservato criteri, obiettivi e trasparenti, nella
scelta dei beneficiari dei contributi o nella programmazione e
pianificazione degli interventi di sostegno”.(SEGUE)
“In tal modo la norma denunciata si
risolve in un percorso privilegiato per la distribuzione di
contributi in danaro, con prevalenza degli interessi di taluni
soggetti collettivi rispetto a quelli, parimenti meritevoli di
tutela, di altri enti esclusi, e a scapito, quindi,
dell’interesse generale- prosegue il Codacons- Per questi motivi,
la Corte Costituzionale (Ppresidente Francesco Amirante,
Redattore Paolo Maddalena) ‘dichiara l’illegittimita’
costituzionale dell’articolo 17 e della tabella B della legge
della Regione Lazio 28 dicembre 2006, n.28 (Bilancio di
previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario
2007)'”.
“In conseguenza di questa decisione- spiega il presidente
Codacons, Carlo Rienzi- i 25 milioni di euro erogati dalla
Regione Lazio dovranno essere restituiti e nuovamente
distribuiti, stavolta rispettando pero’ la trasparenza imposta
dalla legge. La Corte dei Conti sara’ inoltre chiamata a
condannare i singoli componenti del Consiglio regionale che
deliberarono tale elargizione a pioggia di fondi pubblici, a
risarcire non solo l’Erario, ma anche il Codacons”.