RADICALI ROMA

Tribunali e sentenze: sit-in a Montecitorio per il divorzio breve

Tribunali e sentenze: sit-in a Montecitorio per il divorzio breve
• da Secolo d’Italia del 18 giugno 2009, pag. 10

Manifestazione ieri a Roma, in piazza Montecitorio, da parte della “Lega italiana per il divorzio breve”, con lo scopo di chiedere di mettere in calendario le proposte di legge sulla riforma del divorzio, presentate gin Parlamento. «E necessario aprire un vero dibattito politico su tutta la materia – sostengono gli organizzatori – per tagliare i tempi dei procedimenti di separazione e di divorzio per aumentare la competitività e l’efficienza del nostro sistema giudiziario». A differenza di quanto stabilito nei 47 paesi membri, infatti, in Italia il procedimento che conduce allo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale avviene in due fasi e prevede prima la separazione legale e, solo successivamente il divorzio, con almeno tre anni di attesa. I promotori sottolineano, inoltre, che tempi così lunghi ritardano solo la possibilità per i due in attesa di divorzio di riorganizzare in modo stabile la loro vita. Alla manifestazione hanno aderito anche diversi parlamentari, tra cui molti radicali, ma anche esponenti del Pd e del Pdl. «Dai dati forniti dall’Ocse – denunciano gli organizzatori – emerge che la durata media di una causa di divorzio nei tribunali italiani è di 582 giorni, mentre in Germania sono sufficienti 10 mesi e appena tre in Finlandia e Olanda. È necessario stare al passo con gli altri Paesi europei: per questo auspichiamo tempi rapidi, anche in Italia». Alla manifestazione hanno aderito anche i parlamentari del Pd Benedetto Della Vedova e Dario Rivolta oltre ad Bonelli dei Verdi.

Coppie in crisi: manifestazione davanti a Montecitorio per accelerare l’iter giudiziario.

“Dateci il divorzio breve, tre anni sono troppi”

QN (Il Giorno, il Resto del Carlino, La Nazione), pag. 13, 18 giugno 2009

“Spero si riesca a ottenere finalmente qualcosa. E’ incredibile come le leggi, le proposte e le approvazioni siano lente, quando si tratta di disagi morali, importanti nella vita. Speranza, ho ancora speranza”. Serena (un nome basta e avanza nella comunità telematica) ha descritto questo suo stato d’animo sul blog della senatrice Magda Negri (PD), fra i più attivi sostenitori delle iniziative per il cosiddetto “divorzio breve”, che ieri si è ritrovata con altri parlamentari di entrambi gli schieramenti davanti a Montecitorio. Chiedono che Camera e Senato mettano in calendario la discussione sui 7 disegni di legge mirati a raggiungere un obiettivo comune: ridurre a un anno, dai 3 anni previsti oggi, la durata della separazione legale necessaria per poter chiedere lo scioglimento del matrimonio. La storica legge che superò lo scoglio del referendum risale al 1970, mentre è datata al 1987 la precedente riduzione dei tempi d’attesa da 5 a 3 anni. E nel 2003 il tentativo di fare un altro passo avanti, col primo testo presentato dalla deputata Elena Montecchi, fu bocciato in aula.

Sotto un gazebo bianco la Lega italiana per il divorzio breve, tra turisti e curiosi nella piazza assolata. La pattuglia più numerosa era quella dei parlamentari radicali Rita Bernardini, Donatella Poretti, Maurizio Turco e Matteo Mecacci, oltre all’eurodeputato uscente Marco Cappato; Benedetto Della Vedova e l’ex deputato Dario Rivolta rappresentavano le ragioni dei promotori in casa Pdl, anche a nome del loro collega Maurizio Paniz; Magda Negri, una delle tre firmatarie di proposte di legge sul “divorzio breve” nel partito di Franceschini (con la senatrice Vittoria Franco e la deputata Sesa Amici) ha sottolineato l’evidenza della “vasta alleanza possibile sulla carta”, ammettendo però di non essere “ottimista”.

“Se necessario, intensificheremo le iniziative di protesta”. Diego Sabatinelli, segretario della Lega italiana per il divorzio breve, ha snocciolato gli ultimi dati diffusi dall’Osce, secondo cui “la durata media di una causa di divorzio nei tribunali italiani è di 582 giorni, mentre in Germania sono sufficienti 10 mesi e appena 3 mesi in Finlandia e Olanda”. “Una maglia nera – ha aggiunto Sabatinelli – assegnata all’Italia nel 2006 anche dalla Commissione europea per l’efficienza della giustizia”.

Alla manifestazione hanno aderito, con il loro presidente Giorgio Ceccarelli, anche le associazioni “Figli di genitori separati” e “Daddy’s pride” (l’orgoglio dei papà). Divorzio lungo, anime in pena.

B. Rug.