Ai consiglieri comunali del Pd di Roma Capitale
Per conoscenza al sindaco Ignazio Marino, al commissario Matteo Orfini e al segretario del Pd Matteo Renzi
A voi, consiglieri comunali del Partito Democratico di Roma Capitale, che alle ultime elezioni avete raccolto migliaia e migliaia di preferenze, chiediamo un sussulto di dignità.
Questo così ampio consenso elettorale dovrebbe essere direttamente proporzionale alla vostra capacità di iniziativa politica, soprattutto nei momenti più difficili. Invece non soltanto nelle ultime ore, ma in tutti questi giorni e mesi di profonda crisi si continua ad avvertire un silenzio imbarazzante e nessun segnale di consapevolezza.
In questa fase di grave crisi istituzionale, a nostro avviso, può ancora essere colta una grande occasione per proporre interventi strutturali e cambiare davvero la nostra città, prima che nuovi o vecchi poteri si riorganizzino.
Chi ha avuto la pazienza di leggere e rileggere tutte le dichiarazioni di coloro che dopo l’avvio dell’inchiesta “Mafia Capitale” invocano le elezioni, il commissariamento, le autosospensioni e le dimissioni di massa, si è accorto che a Roma esiste il partito unico della protesta senza che emerga alcuna proposta.
Anche voi siete tra questi? Anche voi preferite che magistratura, presidente del Consiglio e prefetto decidano al posto vostro?
Ciò che emerge dall’inchiesta, al di là degli aspetti giudiziari, è un vuoto di strategia dell’Amministrazione capitolina in molti settori cruciali: ed è proprio in questo vuoto che si sono infiltrate e hanno dilagato la criminalità comune e quella politica.
Per questo a chi urla: elezioni! elezioni! elezioni! ci sentiamo in obbligo di rispondere: Riforme! Riforme! Riforme!
Riforma della macchina amministrativa e del sistema dei controlli interni, riforma delle aziende partecipate attraverso la messa a gara dei servizi pubblici locali, riforma dei servizi alla persona, riforma del sistema di accoglienza degli immigrati, superamento dei campi rom mediante politiche di inclusione e riconversione delle grandi opere incompiute, impantanate in procedure illegali e contrarie all’interesse pubblico, a partire dalla Metro C. Riforme prioritarie per chiunque, a prescindere dagli schieramenti politici, abbia a cuore il destino della Capitale.
Ora a voi la scelta: o riformiamo davvero questa città o è meglio archiviare questa esperienza.
Riccardo Magi, consigliere comunale e presidente di Radicali Italiani
Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma