RADICALI ROMA

A Roma violazioni massicce della legge sulla propaganda elettorale

Dai manifesti abusivi affissi ovunque ai gazebo illegali di Fratelli d’Italia. Il protocollo d’intesa firmato da tutte le forze politiche tranne i Radicali è carta straccia. Nelle prossime ore esposti e denunce a tutti i livelli contro abusi e omissioni di interventi da parte delle istituzioni. 

Dichiarazione di Riccardo Magi segretario di Radicali Roma

La campagna elettorale è iniziata formalmente da 10 giorni, il 25 gennaio, e nella capitale le violazioni delle leggi che la disciplinano sono massicce e reiterate mentre è carta straccia il protocollo d’intesa firmato in prefettura il 29 gennaio scorso da tutte le forze politiche tranne i Radicali.

I manifesti elettorali, che nell’ultimo mese prima delle elezioni potrebbero essere affissi solo negli spazi del circuito elettorale appositamente installati dal comune, invece invadono indiscriminatamente ogni spazio, dagli impianti comunali (quelli Spqr, danneggiando il comune e gli acquirenti privati che hanno pagato anticipatamente al comune quello spazio) alle mura dei palazzi storici.
Ci sono poi i gazebo dei Fratelli d’Italia posizionati in tutti i municpi di Roma con gigantografie di Giorgia Meloni anch’essi illegali.

La legge sulla campagna elettorale vita infatti in questo ultimo mese prima del voto ogni forma di affissione fuori dagli spazi del circuito elettorale e “ogni forma di propaganda elettorale, luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti”.
La sanzione va da 103 a 1032 euro (per ogni manifesto o ogni lato del gazebo!) grazie alla depenalizzazione del reato che fino al 1993 era punito con l’arresto fino a sei mesi (un caso felice di depenalizzazione).

Eppure il 29 gennaio scorso tutti i rappresentanti di queste liste insieme ai vertici della Prefettura, del Comune di Roma, della Polizia Municpale, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno solennemente sottoscritto il protocollo d’intesa che li impegnava a rispettare le leggi mentre sapevano che in strada già le stavano violando. Tutti tranne la lista Amnistia Giustizia Libertà promossa dai Radicali.

Enormi sono anche le responsabilità delle istituzioni che, anch’esse in violazione della legge, non hanno ancora assegnato gli spazi di affissione e non sono in grado di reprimere le violazioni.
Al vice prefetto di Roma, responsabile dell’ufficio elettorale provinciale, e al Gabinetto del Sindaco abbiamo ribadito la richiesta di pubblicizzare un numero di fax, di telefono e una email per le segnalazioni dei cittadini sugli abusi e di convocare con urgenza il gruppo di lavoro per la valutazione delle violazioni previsto dal protocollo stesso.

Nelle prossime ore segnaleremo con denunce ed esposti a tutti i livelli le violazioni di legge e le omissioni da parte delle istituzioni.