

Lo "sgoverno" di Roma ha prodotto una città debole, che si presta a diventare palcoscenico per la propaganda.
È diventata prassi far finta che nella capitale i problemi non siano affrontabili: certo si fa a gara a denunciare la gravità della situazione, ma porre rimedio per carità no. Sembra un paradosso, eppure questo atteggiamento ha avuto un senso, che sulla questione abitativa oggi è evidente. Questo sfascio e "sgoverno" ha fatto comodo: a chi ha goduto di una rendita politica attraverso le occupazioni, costruendosi così il proprio consenso da spendere quando serve, a chi ha giocato con la paura nel nome della sicurezza, senza poi risolvere i problemi perché altrimenti poi su cosa speculi, e a chi ha beneficiato di una casa popolare pur essendo abbiente.
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