Infatti da ambienti religiosi si è saputo che durante un incontro privato il 2 aprile scorso a Roma, fra Papa Ratzinger e il cardinale Antonelli con il suo ausiliario Maniago, uno degli argomenti trattati sia stato proprio questo. Ed è molto probabile che Antonelli torni a parlare di questa vicenda con il Papa la settimana prossima, quando si recherà in Vaticano in visita «ad limina». Ma basterebbero le testimonianze, gli esposti e i memoriali presentati alla Curia di Firenze già a partire dal gennaio del 2004 e al Papa, per avere un quadro chiaro. Infatti, secondo questi racconti, don Lelio Cantini, dal 1975 e per anni, avrebbe abusato di ragazze dai 12 ai 17 anni e si sarebbe fatto consegnare denaro e altri beni e avrebbe plagiato ragazzi da indirizzare poi al seminario con l’intenzione di creare un vero e proprio potere rispetto a quello ufficiale. Insomma, si tratta di episodi molto gravi e con risvolti penali tanto da spingere la procura ad aprire un fascicolo. Per ora, come ha spiegato il procuratore capo, Ubaldo Nannuci, «nessuna delle presunte vittime si è rivolta all’autorità giudiziaria» e che l’inchiesta dovrà verificare «se è vero ciò che ha riportato la stampa sull’argomento» e l’epoca dei fatti «anche perché l’unico dato, per adesso, è la rimozione del sacerdote dalla parrocchia, avvenuta nel 2005». In realtà don Lelio Cantini è stato prima allontanato per motivi di salute dalla parrocchia «Regina della Pace» e poi dalla diocesi al termine del «processo penale e amministrativo», culminato con la decisione della Congregazione della Fede di vietare all’ex parroco la celebrazione della messa in pubblico e la confessione fino al 2010.