Il leader Sdi, vicino a stringere un accordo elettorale con i radicali di Pannella, spiegava così il senso della sua proposta: «Il Concordato ha fallito il suo obiettivo fondamentale, cioè risolvere la questione vaticana. Oggi ci ritroviamo – prosegue Boselli – con una religione di Stato, finanziata come tale, e con le gerarchie d’Oltretevere che svolgono un ruolo politico, intervenendo sulle leggi che il Parlamento sta approvando».
RADICALI: COME IN AMERICA – Posizione sottoscritta dal radicale Daniele Capezzone che dal Congresso nazionale del partito che si è aperto a Riccione interviene per ribadire il superamento del regime concordatario. «A questo problema do una risposta tutta americana. Là non mi risulta – afferma Capezzone – che esistano ordinamenti funzionanti in cui le gerarchie di una confessione religiosa, da una parte godano di privilegi particolari, 8 per mille, esenzioni Ici, insegnanti scelti da loro stesse e pagati dallo Stato, straordinaria presenza sugli organi informativi sul servizio pubblico, e dall’altra pretendano di entrare a gamba tesa nell’agone politico di quel paese».