RADICALI ROMA

Affissioni abusive di Alemanno

Nell’ambito dell’iniziativa popolare per il riconoscimento delle unioni civili /famiglie di
fatto da parte di Roma Capitale, abbiamo deciso di fare delle affissioni sugli impianti comunali per aiutare l’iniziativa
nelle ultime settimane di raccolta firme e per far sapere ai cittadini che possono firmare.
Abbiamo stampato i manifesti e poi abbiamo prenotato gli spazi all’ufficio affissioni del Comune di Roma, dove si pagano in anticipo. Oltre al prezzo della stampa, (1000 euro circa), abbiamo speso circa 500 euro di tasse di affissioni, provenienti dall’autofinanziamento raccolto ai tavoli per strada, cioè il contributo di 1 o 2 euro che lascia chi firma e investiti così, per informare i cittadini.
Ogni singolo spazio assegnato con tanto di indirizzo è nei due elenchi che trovate allegati. I manifesti sono stati affissi dal servizio comunale nella notte tra il 22 e il 23 aprile.

Dopo nemmeno 12 ore dall’affissione, gli impianti comunali in centro (quello della foto è in via IV Novembre), che dovrebbero esporre esclusivamente il nostro manifesto fino al 2 maggio, erano già occupati abusivamente dal manifesto “Amministrazione Alemanno sta con gli inquilini…”
Non sono durati nemmeno un giorno e noi abbiamo pagato per 10 giorni!!

Nei giorni successivi abbiamo constatato che la totalità degli spazi pagati erano stati coperti abusivamente da affissioni politiche.
La cosa è di per sè grave: si danneggia un’iniziativa popolare e si danneggia chi ha già pagato al Comune la tassa e a
farlo è persino il sindaco in persona.

La cosa è ancora più grave se si considera l’appello contro le affissioni politiche
abusive fatto da Alemanno e gli inviti che ci ha inviato – a tutte le forze politiche, sindacali e associative – a incontrarci per affrontare insieme il “fenomeno delle affissioni abusive e fuori spazio che ha assunto, purtroppo, una connotazione preoccupante dal punto di vista del decoro urbano, a detrimento dell’immagine della città”.
Un invito che non ha nessuna credibilità se non è preceduto dall’interruzione delle affissioni abusive e dalla sanzione
di tutti gli abusi. Non c’è da accordarsi e da spartirsi gli spazi. C’è da rispettare la legge e il regolamento e rispettare chi
paga. Tra l’altro in un mese ci ha inviato due inviti a incontrarci e ancora non si è capito dove e quando…


Non è solo una questione di decoro ma di legalità e di evasione dei diritti di affissione. Il 23 aprile stesso ho chiesto ai
vigili in servizio a piazza Venezia di verbalizzare l’occupazione abusiva dello spazio. Dopo qualche resistenza lo
hanno fatto.

Radicali Roma chiederà il risarcimento delle spese e i danni sia al Comune che ai soggetti pubblicizzati nei manifesti (in
questo caso il Pdl di Roma e Lazio ma anche gli altri che ci hanno coperto).