RADICALI ROMA

Agenparl- Magi: Open Campidoglio dimostra valore partecipazione online

Il valore delle piattaforme di aggregazione di dati e partecipazione civica è indubbio per una nuova fase democratica, ma il problema è che troppo spesso le istituzioni non sono ricettive di quanto questi spazi producono e finiscono anche per non rispettare le loro stesse regole”. Così Riccardo Magi, consigliere comunale di Roma eletto nella Lista Civica Marino, intervenendo ieri a “Presi per il Web”, trasmissione di Radio Radicale condotta da Marco Perduca, Marco Scialdone e Fulvio Sarzana con la collaborazione di Marco Ciaffone e Sara Sbaffi. “Open Campidoglio è una piattaforma presentata nel dicembre scorso e che si compone di quattro sezioni. La prima, ‘Campidoglio senza filtri’, è dedicata alla pubblicazione di documenti inediti dell’amministrazione capitolina che io ottengo attraverso l’accesso agli atti e che rendo fruibili da tutti i cittadini. In queste settimane ha avuto un ruolo importante nel dibattito cittadino fornendo ad esempio informazioni inedite su alcune aziende comunali. Una seconda sezione è dedicata alla partecipazione dei romani, quella del ‘Consigliere partecipativo’, che rende possibile l’invio di interrogazioni al sindaco; le proposte che ci arrivano vengono esaminate e poi inserite in una fase di raccolta firme. Le proposte che raggiungo le duecento firme, quota che è necessaria anche per le interrogazioni popolari promosse offline, vengono depositate da me. C’è poi ‘Roma si muove’, aggregatore dei blog che si occupano di Roma, e infine la sezione per lo scambio di informazioni anche in forma anonima. L’idea nasce perché pensavamo fosse utile dare vita ad uno strumento di aggregazione e scambio di informazioni”. cleardot.gif”Il vero problema della partecipazione online dei cittadini è il blocco che arriva nell’offline – ha chiosato Magi – quando i risultati delle iniziative vengono riversati all’interno delle istituzioni. Quando lanciammo l’iniziativa ‘Teniamo famiglia’ per il riconoscimento delle unioni civili, ad esempio, la campagna andò a bersaglio per numeri e requisiti di legge. Il problema è che la discussione non è mai stata calendarizzata in aula e sono state dunque le istituzioni a non rispettare il loro ruolo”. Ospiti dell’appuntamento anche Salvatore Barbera, responsabile della sezione italiana della piattaforma di petizioni online Change.org, Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell’Innovazione, membro dell’Innovation Advisory Group di EXPO2015, docente alla Sapienza di Laboratorio di Tecnologie per la Comunicazione Digitale e ideatrice di Women for Intelligent and Smart TERritories (Wister) e Gabriel Ektorp, portavoce del movimento degli Indivanados, i “rivoluzionari del divano che armati di telecomandi, tastiere e smartphone lottano a video aperto contro caste e poteri forti”.