RADICALI ROMA

Agenparl – Ostia, Radicali: Sabella hai tutti i nostri esposti per poter agire come fece Pannella

Roma, 18 mar – Al momento del suo insediamento abbiamo consegnato all’assessore Sabella la documentazione sulla disastrata situazione di Ostia, in particolare per quanto riguarda il settore delle concessioni balneari e del “lungomuro”. Del resto, come Radicali, in questi venti mesi di consiliatura infatti abbiamo depositato tre esposti alla Procura di Roma denunciando le gravi e persistenti violazioni della legge, delle ordinanze del Sindaco, di quanto prescritto dalle concessioni e dal Piano di utilizzo degli arenili, oltre a due denunce alla Commissione europea. A seguito delle nostre denunce e con l’impegno diretto del Gabinetto del Sindaco, si è giunti nel luglio del 2014 alla riapertura dei due varchi presso il pontile, un primo passo, piccolo ma estremamente importante, verso il ripristino della legalità e dello stato di diritto in quel territorio. Restano chilometri di abusi e montagne di omissioni da parte degli stessi uffici dell’amministrazione: illegalità sulle quali abbiamo depositato una specifica denuncia per omissione di atti d’ufficio, che abbiamo descritto al commissario del PD romano Matteo Orfini trovandolo d’accordo con la nostra analisi, e su cui stiamo intervenendo anche in queste ore, attraverso un emendamento al bilancio che renderà possibile l’effettiva rimozione delle barriere abusive. Bisognerebbe chiedere all’ex presidente Tassone e all’ex capogruppo D’Ausilio – che definiva una “inutile polemica” il nostro impegno per il libero accesso dei cittadini alle spiagge, contrapponendolo a una “grande alleanza per il litorale” con gli attuali concessionari – perché nei mesi scorsi non abbiano denunciato anche loro alle autorità competenti i gravi fatti che li portano ad affermare quanto affermano oggi. Quegli esponenti del Pd capitolino che oggi salutano con favore il giro di vite dovrebbero essere i primi a fare mea culpa: loro per primi hanno sottovalutato la degenerazione strutturale che sta divorando il loro stesso partito, come hanno descritto oggi Matteo Orfini e Fabrizio Barca nella relazione sui circoli romani del PD. Sabella prenda a modello l’esperienza di Marco Pannella. Quando nel 1992 l’allora XIII municipio di Roma veniva commissariato per uno scandalo di tangenti, il leader Radicale ne divenne presidente per soli 100 giorni portando avanti la sua unica esperienza di governo nelle amministrazioni. Nei tre mesi di gestione avviò una battaglia serrata contro l’abusivismo edilizio e l’applicazione concreta delle leggi sugli enti locali: fu il primo caso in Italia in cui si applicò l’art. 4 della 47/85 sul condono edilizio. La magistratura sospese le operazioni di abbattimento “per motivi di ordine pubblico”. Pannella rilanciò con l’utilizzo delle ruspe abbattendo gli immobili illegali e chiedendo addirittura l’intervento dell’esercito.