RADICALI ROMA

Alemanno a Lourdes: «Pellegrinaggio pagato di tasca propria»

Alemanno a Lourdes: «Pellegrinaggio pagato di tasca propria»
di Patricia aiuto
Anche sul viaggio del sindaco di Roma a Lourdes arriva, puntuale, la
polemica. È Massimiliano Iervolino, membro della direzione nazionale dei
Radicali italiani, ad agitare le acque avanzando il sospetto che la
trasferta Oltralpe di Gianni Alemanno possa essere a carico dei cittadini.
«Voglio sperare che il pellegrinaggio del sindaco a Lourdes - insinua
l'esponente radicale - non venga pagato con i soldi del contribuente. Roma
ha ben altri problemi e priorità». Infatti. Per buona pace di Iervolino,
replica Simone Turbolente, portavoce di Alemanno, il sindaco «ha pagato di
tasca propria la quota per il viaggio, come ogni altro dipendente
comunale»: «Consiglio a Massimilano Iervolino - spiega - di risparmiarsi
inutili preoccupazioni e di dedicare più tempo a "ben altri problemi e
priorità", che come lui stesso afferma vanno affrontati per migliorare la
città di Roma. Per rispondere comunque alla sua domanda, preciso che il
sindaco Alemanno è veramente "pellegrino tra i pellegrini"».
Nessuno scandalo, dunque. Aprendo ufficialmente il pellegrinaggio del
Comune di Roma assieme alla Diocesi, Alemanno ha detto di essere a Lourdes
prima di tutto come pellegrino e in seconda battuta come primo cittadino:
«Il nuovo umanesimo di cui ha più volte parlato il Papa, con la cultura
dei valori della persona umana non è possibile senza un riconoscimento
nella fede. Non lo imponiamo a nessuno, ma lo sentiamo e vogliamo che
esistano per costruire una città nuova, la nostra Roma». Alemanno ha
osservato come sia un bene che il pellegrinaggio avvenga all'inizio della
nuova stagione lavorativa dopo le ferie: «È una pausa per riflettere ed
andare all'essenza delle cose per trovare nuove energie».

Alemanno vola a Lourdes. «E pago io»

Il Giornale pag. 12

«È la manifestazione della vicinanza della Roma civile e di quella
religiosa». Così ieri all`aeroporto di Fiumicino, il sindaco di Roma
Gianni Alemanno (nella foto insieme al cardinale vicario di Roma, Agostino
Vallini) ha spiegato ai giornalisti il senso del pellegrinaggio a Lourdes
di diocesi e comune. Già, ma chi paga il viaggio? La domanda l`ha posta
Massimiliano lervolino, dei Radicali italiani. Pronta la replica del
portavoce di Alemanno, Simone Turbolente: il sindaco «ha pagato di tasca
propria, come ogni altro dipendente comunale».

Alemanno nella grotta di Lourdes «Una rete per i pellegrinaggi»

Corriere della Sera pag. 4 di Ernesto Menicucci

C'è un cielo plumbeo, sopra la grotta delle apparizioni della Madonna,
sotto al santuario di Lourdes. Pioggerellina fitta, che costringe Gianni
Alemanno ad infilarsi l'impermeabile, oggetto indispensabile di ogni
pellegrino. Il sindaco di Roma, fervente cattolico, arriva qua per la
prima volta nella sua vita, nel viaggio organizzato dalla Diocesi romana
con l'Opera romana pellegrinaggi, e davanti al luogo dove Maria apparve a
Bernadette, nel 1858 si improvvisa «barelliere». Su una sedia a rotelle
c'è Isabella Vican , 38 anni, campionessa italiana di tiro con la pistola
che invita il sindaco ad andare con lei alla grotta. «Deve venirci tutti
gli anni», gli dice la donna. Alemanno appoggia le mani sulla carrozzina,
e la spinge verso uno dei luoghi sacri più famosi del mondo. Fuori, per le
vie di Lourdes, c'è l'aspetto più commerciale: negozi di souvenir, hotel
per turisti, ristoranti. Ma, sull'esplanade davanti al santuario, il clima
cambia. Alemanno ha la fascia tricolore al collo, poco prima aveva
assistito alla messa officiata dal cardinale vicario di Roma Agostino
Vallini, al quale ha portato in dono un calice, e davanti alla grotta
accende una candela alla Madonna. Lo spirito, nel primo giorno di un
viaggio che si concluderà venerdì, è da pellegrino: la politica resta
fuori. Da Roma arriva una polemica: «Il viaggio lo pagheranno i
contribuenti», si chiedono i radicali. «Alemanno paga di tasca sua», la
risposta del Campidoglio. Il sindaco pensa già alle prossime tappe: «I]
prossimo anno andrà a Santiago, dove porterò anche mia moglie Isabella che
stavolta non è potuta venire per suoi impegni istituzionali». In testa,
anche un'altra idea: «Creare una rete tra i vari luoghi di preghiera: Roma
e Lourdes sono legate da culto mariano». Vallini aveva parlato di un
«pellegrinaggio dell'anima», padre Cesare (amministratore delegato della
Romana Pellegrinaggi) se l'era presa con «i ricchi, i prepotenti, quelli
che si saziano di ingiustizia, gli spietati». Alemanno coglie la palla al
balzo: «A Roma serve un nuovo umanesimo, per fare una città migliore, più
solidale. I valori della persona vengono al primo posto: non si deve
pensare solo al consumismo che ci invade con la pubblicità e le
televisioni». Dopo la foto ricordo, anche un fuori programma. Ciro, uno
degli «ospiti» della casa famiglia per malati di Aids allestita dalla
Caritas a Villa Glori, gli parla di Che Guevara: «Al di là delle idee
politiche, è un personaggio che stimo molto», risponde Alemanno. Lo
invitano anche a cena, nella struttura che a fine anni 8o veniva
contestata da quelli dell'Msi, e il sindaco accetta: «Verrò senz'altro,
promesso». Ciro se ne va, facendo saltelli di gioia.
 Ernesto Mencucci