«Come se non bastassero i forti veti ideologici di Rifondazione Comunista, ora Veltroni dovrà fare i conti anche con i diktat anticlericali della Rosa nel Pugno di Emma Bonino. Davvero delle pessime premesse per garantire gli interessi dell’elettorato moderato e cattolico». E’ quanto dichiara il candidato del centrodestra a sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando
il sostegno che la Rosa nel Pugno ha garantito alla candidatura dì Veltroni. «Da una parte afferma – Veltroni dichiara di voler difendere i valori cattolici, le opere e le strutture della
Chiesa, dall’altra invece stringe patti elettorali con i più acerrimi nemici del Vaticano, che sul piano nazionale chiedono l’abolizione del concordato Stato-Chiesa e per Roma impongono
da subito l’apertura dei registri per le coppie di flutto. Quali scelte coerenti può garantire chi
promuove contraddizioni tanto profonde già nella composizione della squadra elettorale?».
Alemanno ha visitato la parrocchia della Natività di Maria Santissima, a Boccea. «Le parrocchie sono il cuore pulsante delle periferie di Roma», ha detto. E partecipato all’inaugurazione del giardino realizzato col contributo del ministero delle Politiche agricole e Forestali: «Un’area ha
ricordato il parroco, don Ruggero Conti – nata grazie a una sinergia fra la laboriosità del quartiere e la generosità del Mipaf, che ha donato gli alberi piantati nel giardino». Alemanno
ha aggiunto: «Questo scenario ci ricorda come dovrebbero essere le periferie. Roma è la culla
della cristianità e noi lavoreremo per far in modo che appaia evidente non solo nel centro della città, ma anche nelle periferie più lontane, dove le parrocchie sono insostituibili». Sullo sgombero del campo nomadi abusivo tra via Teano e via Norma, VI municipio, Alemanno ha polemizzato: «Con l’approssimarsi della scadenza elettorale, Veltroni si ricorda dei rom abusivi. Un ripensamento dovuto alla forte protesta popolare dell’ultimo periodo». Alemanno ha
accettato l’invito delle Acli a un incontro con Veltroni: “Siamo pronti a dibatter ein pubblico sulle politiche sociali, sulle nostre diverse progettualità e sulla capacità di interpretare il modello di welfare municipale”.