RADICALI ROMA

Magi (candidato Lista Civica Marino): "Alemanno non assume marija ma solo amici e parenti"

 

Dichiarazione di Riccardo Magi, candidato radicale nella Lista Civica Marino:

Come candidato Radicale nella Lista civica Marino Sindaco, insieme agli altri candidati Radicali nei Municipi di Roma, consegnamo i nostri capelli e quelli di altri cittadini di diverse professioni e impieghi lavorativi, a rappresentanza della popolazione romana. Se – come dimostrano i dati dell’Osservatorio europeo sulle tossicodipendenze in Italia – il 32% della popolazione nazionale tra i 15 e i 64 anni ha fumato cannabis, ovvero 13 milioni di italiani, il 32% dei nostri campioni potrebbe essere positivo alla cannabis così come più di 600 mila romani. E allora?!

Le denunce che solo i Radicali hanno portato avanti determinando la caduta della Giunta Polverini nel Lazi o allo scandalo “Firmigoni” in Lombardia danno prova – al di là del capello – di quanto saremmo buoni amministratori.

I risultati delle politiche antidroga di Alemanno, lo scandalo parentopoli e in generale la sua cattiva amministrazione dimostrano quanto uscire puliti dal test del capello non determini un buon amministratore.

Il capitolo droghe a Roma è stato solo un altro terreno di caccia per i parenti “ingordi” di Alemanno. In questi anni i fondi per la lotta contro le tossicodipendenze sono finiti alle associazioni vicine al Sindaco: alla priorità di assistere persone in difficoltà si è preferito il sostegno alle organizzazioni amiche.

La maggior parte dei soldi è andata in progetti costosissimi di prevenzione e non ai servizi. L’amministrazione ha così ridotto gli standard di qualità dei servizi comunali per le tossicodipendenze, abbassato il numero di servizi per le persone tossicodipendenti, investito una quota spropositata di fondi in una prevenzione generica affidata, in larga parte, a soggetti che non hanno esperienza nel settore delle droghe.

La mancanza di fondi ha conseguenze anche per i detenuti tossicodipendenti, che pur potendo richiedere di scontare la pena in comunità di recupero grazie all’articolo 94, non vedono quasi mai realizzato un loro diritto per mancanza di posti.

Come sosteneva l’economista premio Nobel Milton Friedman, la cultura proibizionista è il primo male da estirpare.

Negli ultimi anni il Sindaco invece di limitarsi a reprimere la sparuta minoranza di cittadini che compiva dei reati dopo aver consumato sostanze alcoliche, hanno iniziato a vietare a tutti – e quindi anche alla stragrande maggioranza dei cittadini, che com’è noto non sono soliti delinquere – di bere dopo una certa ora di notte; con ciò sottraendo alle persone perbene specie nei mesi caldi qualsiasi motivo valido per uscire di casa, consegnando la città nelle mani dei criminali. Il tutto causando un notevole danno economico agli operatori del settore.

Se riusciremo a garantire con la nostra elezione una presenza Radicale nel prossimo Consiglio una delle nostre priorità sarà il cambio di rotta nelle politiche fallimentari e meramente proibizioniste del sindaco-sceriffo. E come amministratori comunali sapremo fare quello che abbiamo fatto, come Radicali, ogni volta che abbiamo avuto un incarico pubblico.