Roma, 7 giugno 2006 – Il buco dei conti dello Stato e la crisi dei bilanci Anas inizia a preoccupare gli enti locali del Lazio. Soprattutto in relazione al tanto sospirato completamento della terza corsia del Grande raccordo anulare. Ieri il presidente della Provincia Enrico Gasbarra ha scritto al premier Romano Prodi: “Le notizie allarmanti che ci giungono sulle condizioni economico-finanziarie dell’Anas, con i rischi legati ad una paralisi delle opere viarie programmate, mi inducono a sensibilizzare la sua attenzione su un progetto che è strategico e fondamentale per la capitale e per l’intera provincia di Roma”.
A lanciare l’allarme era stato lo stesso presidente Anas Vincenzo Pozzi. E Gasbarra ha invocato l’intervento del presidente del Consiglio: “Come sa, da anni attendiamo il completamento del Grande raccordo anulare, la realizzazione della terza corsia di un’arteria fondamentale per la mobilità e l’economia del Lazio e del centro Italia. In questi ultimi due anni, signor Presidente, abbiamo assistito alle proposte più varie e diversificate, sia da parte dei vertici dell’Anas che di esponenti del precedente governo, con l’obiettivo di introdurre pedaggi stradali in due arterie vitali per l’area romana come il Raccordo anulare e la Roma-Fiumicino. Proposte che hanno creato allarme, polemiche, incredulita’, sfiducia tra i cittadini”.
”La possibile paralisi di una societa’ come l’Anas, – ha aggiunto il presidente Gasbarra – che ha di recente approvato il bilancio con un deficit per centinaia di milioni di euro, è soltanto l’ultima eredità di una totale assenza di governance che oggi pesa anche sugli Enti locali“. “Per questo, signor presidente, – ha concluso Gasbarra – sono a chiederle una sua particolare attenzione per evitare il paradossale rischio di non poter vedere terminata un’opera tanto attesa, con le conseguenze negative che ben conosciamo, non ultima la perdita di posti di lavoro”.