RADICALI ROMA

Allegato I – Stime dei costi

 

Anno  Produzione totale rifiuti (tonnellate)1 Totale indifferenziato (tonnellate) reale1 Totale differenziato (tonnellate)1 % raccolta differenziata reale1 % raccolta differenziata prevista dalla legge2 Totale di indifferenziato (tonnellate) calcolato3 Indifferenziato*[reale – calcolato] (tonnellate)4.

2003

1.624.763

1.450.152

174.611

10.75

35

1.056.096

394.056

2004

1.720.700

1.487.825

232.875

13.53

35

1.118.455

369.370

2005

1.755.203

1.476.830

278.373

15.86

35

1.140.882

335.948

2006

1.777.378

1.488.835

288.543

16.23

35

1.155.296

333.539

2007

1.786.748

1.481.293

305.455

17.10

40

1.072.049

409.244

2008

1.760.738

1.417.243

343.495

19.51

45

968.406

448.837

2009

1.788.448

1.418.709

369.739

20.67

50

894.224

524.485

2010

1.834.276

1.430.680

403.596

22.00

55

825.424

605.256

2011

1.797.272

1.354.281

442.991

24.65

60

718.909

635.372

2012

1.753.508

1.303.548

449.960

25.66

65

613.728

689.820

 

1 Dati ufficiali forniti dall’AMA S.p.A consultabili al sito http://dati.comune.roma.it/download/ambiente ; 2 percentuali di raccolta differenziata  previste per legge (combinato disposto dell’articolo 24 del decreto n. 22/1997,  legge n. 296 del 21 dicembre 2006 (Finanziaria   2007) e dall’art.205, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006); 3 totale di indifferenziato prodotto se Roma avesse raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previste per legge [colonna 7= produzione totale di rifiuti * (100-Rd prevista per legge)]; 4Indifferenziato*= differenza tra indifferenziato realmente raccolto e indifferenziato prodotto se Roma avesse raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previste per legge. Materiale che, secondo le norme, doveva essere differenziato.

L’ultima colonna della tabella riporta, suddividendo per anni, l’indifferenziato raccolto in eccesso che, a norma di legge, in realtà doveva essere differenziato. Il presunto danno erariale, quindi, è calcolabile proprio partendo dal rifiuto indifferenziato* ed è pari ai maggiori costi sostenuti per il suo conferimento in discarica. Detti oneri sono stati, in particolare sostenuti a titolo di “tariffa smaltimento rifiuti”, tributo speciale ex art. 3, comma 24 della legge n. 545/1995, addizionale del 20% al tributo speciale prevista dall’art. 205, comma 3, del D. Lgs. N. 152/2006.

Per stabilire questi oneri aggiuntivi bisogna conoscere l’ammontare dell’ecotassa applicata alla discarica di Malagrotta. Tale tributo[1] è determinato dalla Regione Lazio e varia a secondo del materiale conferito nell’invaso, per esempio:

Rifiuti urbani e speciali non pericolosi assimilati a urbani smaltiti tal quali 15,493 €/t

Rifiuti urbani e speciali non pericolosi assimilati  a urbani provenienti da raccolta differenziata o da separazione meccanica  10,329€/t

Rifiuti urbani e speciali non pericolosi assimilati a urbani provenienti da raccolta differenziata o da separazione meccanica – scarti e  sovvalli 2,065 €/t

La seconda e terza tariffa, al netto degli scarti provenienti da raccolta differenziata, riguarda i rifiuti speciali prodotti dagli impianti di Tmb che trattano l’indifferenziato.

Quindi per stimare il probabile danno erariale, bisogna conoscere il tipo di materiale conferito all’interno della discarica di Malagrotta. A tale fine è possibile consultare i bilanci dell’AMA disponibili in rete che, purtroppo, si riferiscono ai soli anni: 2008 (alcuni dati)-2009-2010-2011-2012. Da questi testi è facile evincere la quantità dei rifiuti tal quali smaltiti in discarica, quelli avviati prima a trattamento e successivamente a Malagrotta ed i costi totali dello smaltimento nell’invaso:

 Anno

Rifiuti c.dtal quali inviati a Malagrotta (tonnellate)

Rifiuti trattati in impianti Tmb (tonnellate)

Costi relativi allo smaltimento in discarica (in euro)

2008[2]

1.221.129

203.997

83.220.948

2009[3]

1.290.726

129.471

87.976.833

2010[4]

1.131.984

298.696

81.336.621

2011[5]

965.875

388.405

73.972.464

2012[6]

786.077

517.471

65.790.124

 

Dalla tabella si evince inoltre che la quantità di rifiuti indifferenziati avviata a trattamento è aumentata con il passare degli anni. Quindi è del tutto legittimo, ritenere come dal 2003 al 2007 si siano smaltiti esclusivamente rifiuti tal quali.

A questo punto è semplice calcolare l’ecotassa totale pagata per anno dal Comune di Roma per i quantitativi smaltiti come tal quali. Invece è impossibile, per mancanza di dati sensibili, calcolare l’ecotassa totale pagata dal Comune di Roma per il conferimento in discarica di materiali provenienti dal trattamento dei rifiuti indifferenziati. Per fare ciò, bisognerebbe conoscere le quantità diFos (frazione organica stabilizzata), di scarti e finanche di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) non incenerito, interrato a Malagrotta per gli anni che vanno dal 2008 al 2012. Purtroppo questi dati non sono a nostra disposizione. Pur tuttavia, la Corte dei Conti può richiederli al gestore e/o a Roma Capitale.

Anno

 

Totale indifferenziato reale (tonnellate) Smaltito come tal quale (tonnellate) Ecotassa pagataper lo  smaltimento del tal quale (euro) Ecotassa pagata per altro materiale conferito in discarica (euro)

2003

1.450.152

1.450.152

22.467.204

0

2004

1.487.825

1.487.825

23.050.872

0

2005

1.476.830

1.476.830

22.880.527

0

2006

1.488.835

1.488.835

23.066.521

0

2007

1.481.293

1.481.293

22.949.672

0

2008

1.417.243

1.221.129

18.918.951

n.c1

2009

1.418.709

1.290.726

19.997.218

n.c

2010

1.430.680

1.131.984

17.537.828

n.c

2011

1.354.281

965.875

14.964.301

n.c

2012

1.303.548

786.077

12.178.691

n.c

1 non calcolabile

Quello che interessa ai fini della presente denuncia, è stimare i maggiori costi dovuti al pagamento dell’ecotassa e dell’addizionale al tributo riferibileal materiale che non doveva essere conferito in discarica (indifferenziato*) ma che invece, per legge, doveva essere raccolto in maniera differenziata.

Visto che, tenendo conto dei dati disponibili, si riesce a conoscere solo il dato riferibile al rifiuto smaltito senza previo trattamento, si ricalcola il parametro indifferenziato*tenendo conto solo del conferimento in discarica del tal quale, il nuovo parametro prenderà il nome di indifferenziato**. Tale approssimazione, valevole per gli anni che vanno dal 2008 al 2012, ci porta ad avere dei dati di probabile danno erariale stimati per difetto.

 

Anno  Indifferenziato**[smaltito come tal quale – calcolato] (tonnellate) Costi dell’ecotassa del materiale che doveva essere oggetto di raccolta differenziata (in euro)1

Stima dei costi dovuti all’addizionale[7] sull’ecotassa (in euro)del materiale che doveva essere oggetto di raccolta differenziata2

Stima dei costi dovuti all’addizionale sull’ecotassa (in euro)del materiale totale smaltito in discarica come tal quale3

2003

394.056

6.105.110

0

0

2004

369.370

5.722.649

0

0

2005

335.948

5.204.842

0

0

2006

333.539

5.167.520

0

0

2007

409.244

6.340.417

1.268.083

4.589.934

2008

234.723

3.636.563

727.313

3.783.790

2009

396.502

6.143.005

1.228.601

3.999.444

2010

306.560

4.749.534

949.907

3.507.566

2011

246.966

3.826.244

765.249

2.992.860

2012

172.349

2.670.203

534.041

2.435.738

1Indifferenziato** [in tonnellate]×15,493 €/t; 2Indifferenziato**× (15,493 €/t;*0.2)3totale indifferenziato reale×  (15,493 €/t× 0.2)

1 Si riportano le stime dei costi relativi all’ecotassa (tariffa smaltimento rifiuti, tributo speciale ex art. 3, comma 24 della legge n. 545/1995) riferito al materiale che doveva essere oggetto di raccolta differenziatae che invece è stato smaltito come tal quale.

2Si riportano le stime dei costi relativi all’addizionale sull’ecotassa del materiale che doveva essere oggetto di raccolta differenziata, le tonnellate sono state moltiplicate per 3,0986 euro [15,493 euro (ecotassa tal quale Regione Lazio) * 0.20 (addizionale prevista dall’art. 205, comma 3, del D. Lgs. N. 152/2006)]. La stima dei costi relativi all’addizionale sull’ecotassa parte dal 2007 visto che gli obiettivi di raccolta differenziata e i maggiori costi dovuti al non raggiungimento degli obiettivipartono proprio da quell’anno.

3Siriportano le stime dei costi relativi all’addizionale sull’ecotassa del materiale totale smaltito in discarica come tal quale.

 


[2] Deliberazione n.116 del 2010 Comune di Roma “Determinazione del Comune di Roma in merito agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria dei Soci di AMA S.p.A”

[3] Ibidem

[4] Deliberazione n.239 del 2010 Roma Capitale “Determinazione di Roma Capitale in ordine agli argomenti iscritti all’Ordine del Giorno dell’Assemblea Ordinaria dei Soci di AMA S.p.A.”

[5] Deliberazione n.142 del 2012 Roma Capitale “Determinazione del Comune di Roma in merito agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria dei Soci di AMA S.p.A”

[6] Deliberazione n.202 del 2013 Roma Capitale “Determinazione del Comune di Roma in merito agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria dei Soci di AMA S.p.A”

[7]In merito all’addizionale dell’ecotassa è giusto ricordare che l’art. 205 del D. Lgs. N. 152/2006 comma 3 recita: “Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti dal presente articolo, è applicata un’addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell’Autorità d’ambito, istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l’onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli comuni.”