RADICALI ROMA

Anagrafe radicale dei politici

Sostenuto dal coinvolgimento, sensibilizzazione e mobilitazione dell’opinione pubblica, il “core business” dell’azione politica immediata dei radicali, da qui al Congresso di novembre, è l’introduzione, non necessariamente per legge, dell’anagrafe pubblica degli eletti per consentire al cittadino di conoscere ogni atto e comportamento di chi lo rappresenta a ogni livello delle istituzioni. «È la prima riforma istituzionale per una democrazia partecipata e attiva – spiega la 41enne Antonella Casu, appena eletta dal Comitato nazionale, segretaria dei Radicali italiani insieme al neopresidente, il 42enne Bruno Mellano, e al tesoriere, il 36enne Michele De Lucia.

 

 

L’anagrafe degli eletti è la prima riforma istituzionale «perché le proposte della riforma istituzionale, della “riforma” della politica e della “forma partito” – risponde la Casu – verranno dall’Assemblea dei Mille». La quale torna a riunirsi a Roma nella plenaria del 12 e 13 luglio. «Alle pulsioni anche violente contro la politica contrapponiamo la trasparenza dei processi decisionali», osserva Mellano riferendosi anche al “grillismo”. «Mettiamo a disposizione dei cittadini lo strumento radicale – aggiunge De Lucia – che si riprendano la politica, come ha fatto Radio Radicale entrando in Parlamento, nei partiti, nei sindacati per informare in diretta la gente».

 

Dunque, mettere sul web, in Rete, nei siti di Camera e Senato, delle Regioni, Province e Comuni, l’anagrafe degli eletti: se e quando sono presenti, cosa fanno, cosa dicono e come votano. «Un forte deterrente, crediamo, alla autoreferenzialità, alla chiusura e alla corruzione», conclude la segretaria.