VELLETRI – Da Andrea Carteny, dei “Radicali Roma”, riceviamo e pubblichiamo.
È dalla mezzanotte di domenica 22 gennaio che Marco Pannella è impegnato in uno sciopero della fame e della sete (concluso ieri ndr) in difesa della legalità e della democrazia, per la revisione delle norme discriminatorie previste dalla nuova legge elettorale in materia di presentazione delle liste. Proprio in base al testo approvato nei mesi scorsi, infatti, tra tutti i partiti già presenti in Parlamento unicamente la “Rosa nel Pugno” (il nuovo soggetto politico costituito da socialisti e radicali) dovrebbe raccogliere le firme e quindi sarebbe obbligata a presentare simbolo e liste con un mese di anticipo rispetto alle altre forze politiche.
È d’altra parte altrettanto vero che i temi fatti propri dalla Rosa nel Pugno sono già nell’agenda politica non solo nazionale ma anche regionale e locale.
Anche per la Rosa nel Pugno dei Castelli Romani e di Velletri in particolare è giunto il momento di mettere sul tavolo le importanti questioni che sono al centro dell’agenda politica italiana. È per questo che invitiamo tutti i laici, socialisti, liberali, radicali, repubblicani, riformisti e riformatori, cattolici praticanti e non, a sostenere tutte le iniziative proposte affinché anche nella storica diocesi suburbicaria di Velletri-Segni possa esprimersi un messaggio di difesa della laicità dello Stato: in primo luogo per aiutare la Chiesa a ritornare al messaggio evangelico e religioso senza cadere in tentazioni clericali di intervento nella sfera temporale. La domanda che si pone è: cosa può esprimere Velletri, all’interno del territorio dei Castelli Romani così fortemente legato a Roma, in ambiti tanto diversi e su problemi così complessi? I Castelli Romani e Velletri possono essere un laboratorio di progresso e di diritti per tutti, donne, uomini, cattolici, laici, italiani e stranieri: se la nostra Città attingesse alla propria millenaria cultura avrebbe la forza sufficiente per discutere ed affrontare problemi piccoli ma grandi al tempo stesso. Come, ad esempio, istituire un costante trasporto pubblico verso il carcere di Contrada Lazzaria, per permettere ai detenuti di ricevere la visita dei propri cari; come richiedere al Ministro della Salute la possibilità di sperimentazione della pillola RU486 per l’aborto terapeutico, perché si evitino quanto più possibile interventi invasivi sul corpo della donna; come istituire un registro delle unioni civili per esempio al Comune di Velletri, perché come in alcuni Municipi romani due conviventi, spesso da molti anni, abbiano la possibilità di vedersi riconosciuti i diritti fondamentali di coppia, come di fatto già avviene per gli onorevoli parlamentari italiani (sulla reciproca assistenza in ospedale, sulla reversibilità pensionistica, su tutto il complesso di diritti reciproci senza alcun tipo di discriminazioni rispetto alle coppie unite da matrimonio civile o concordatario). Perché ampliare la sfera dei diritti è sempre una conquista, contro le esclusioni, l’emarginazione, per il riconoscimento di libertà rispettose delle scelte individuali. È proprio su quest’ultimo punto che ci appelliamo a tutte le forze cittadine, politiche, civili, sociali, associative, perché sostengano la proposta d’istituire di un registro di unioni civili per il riconoscimento delle unioni di fatto presso il Comune di Velletri. I Radicali Roma, l’associazione d’iniziativa radicale di Roma e del Lazio aderente a Radicali Italiani, insieme ai compagni ed amici socialisti, invita tutti ad unirsi in queste battaglie che sono alla base del progetto politico della Rosa nel Pugno, che ha inaugurato la propria sede anche a Velletri, presso la Sezione dei Socialisti Democratici Italiani in Via Borgia 5.