Non stupisce l’ennesimo sgravio fiscale concesso alle confessioni religiose. Certo che stupisce anche noi dover leggere di attività di assistenza, beneficenza, istruzione, educazione, cultura … svolte in forma commerciale. Stupisce ma non ci meraviglia. Tantomeno ci interessa sapere se è una richiesta delle gerarchie simoniache ingorde o un regalo di politici devoti. Agli uni e agli altri ricordiamo che stanno rendendo un cattivo servizio al Paese; e anche alla Chiesa cattolica, se è vero che “Purtroppo nella storia è sempre capitato che la Chiesa non sia stata capace di allontanarsi da sola dai beni materiali, ma che questi le siano stati tolti da altri: e ciò, alla fine, è stata per lei la salvezza”, come ha scritto il Cardinale Ratzinger.
Roma, 20 agosto 2005
Sulla Gazzetta Ufficiale N. 191 del 18 Agosto 2005 è stato pubblicato il Decreto legge 17 agosto 2005, n.163 su “Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture.” Pur non c’entrando una beneamata fava, nel Decreto è stato inserito un articolo 6 dal titolo “esenzione dall’ICI per particolari immobili”, che recita: 1. L’esenzione prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, si intende applicabile anche nei casi di immobili utilizzati per le attività di assistenza e beneficenza, istruzione, educazione e cultura di cui all’articolo 16, primo comma, lettera b), della legge 20 maggio 1985, n. 222, pur svolte in forma commerciale se connesse a finalità di religione o di culto.
• Dichiarazione di Maurizio Turco, già deputato europeo, segretario di anticlericale.net
Anticlericale.net. Fisco: lo sgravio dell’Ici per gli immobili destinati ad assistenza e beneficenza…