RADICALI ROMA

APPELLO A TUTTE LE FORZE POLITICHE E A TUTTI I CONSIGLIERI

Abbiamo appreso che la Giunta, prendendo a pretesto l’urgenza imposta dalle scadenze politiche, vuole nei prossimi giorni e comunque entro il 13 febbraio (ultima data utile per le dimissioni del Sindaco per non avere un lungo commissariamento se vengono sciolte le camere) far votare e approvare dal Consiglio Comunale sia il nuovo Piano regolatore che tutta una serie numerosa di delibere ritenute importanti per il futuro della Capitale: delibere passate già in Giunta e di cui per la maggior parte i cittadini non conoscono i contenuti; delibere da loro contestate come la N. 218/2007 conosciuta come Delibera “Bufalotta” o come quelle relative alla realizzazione dei bandi delle aree ex Atac e ex Fiera di Roma ecc..

Tale decisione è stata adotta con il pretesto, del tutto irreale, che altrimenti provvederebbe in materia il Commissario straordinario nel breve periodo intercorrente dallo scioglimento dell’attuale Consiglio alla elezione del nuovo, previsto al massimo per la prima quindicina di giugno.

Siamo convinti infatti che le  ricadute disastrose dei provvedimenti di cui trattasi sulla città sarebbero le stesse, li approvasse il Consiglio Comunale oppure il Commissario Straordinario!

È da rilevare che anche l’altra  motivazione, “che in caso di mancata approvazione definitiva del nuovo Piano Regolatore  si andrebbe ad una specie di anarchia urbanistica”, è falsa perché sarebbe in vigore comunque il Piano delle certezze con tutele maggiori.

Migliaia di cittadini, decine di Associazioni e Comitati di Quartiere, gli stessi “movimenti per la casa”, interi Consigli Municipali hanno espresso chiaramente la loro opposizione all’approvazione di atti che snaturano addirittura le scelte stesse del nuovo PRG, invitando la Giunta comunale a ritirarli ed hanno chiesto ufficialmente che non si proceda ad approvare in via definitiva il nuovo piano regolatore di Roma e le altre delibere per permettere prima un confronto con le loro richieste ed inoltre perchè è evidente che gli elaborati di progetto del nuovo Piano Regolatore trasmessi due anni fa sono stati varie volte trasgrediti da continui accordi di programma approvati in variante di quello stesso piano. Per questo motivo chiediamo che si ridiscuta il Piano per verificare le conseguenze che le innumerevoli deroghe hanno prodotto sul programma originario.
Per evitare il perpetuarsi della prassi delle deroghe chiediamo che il Consiglio Comunale assuma una norma che impedisca nel futuro tale prassi.

Ci appelliamo, dunque, a tutte le forze politiche e a tutti i singoli consiglieri presenti in Campidoglio a non condividere nei prossimi giorni un disegno che risponderebbe unicamente alle esigenze dei poteri forti di questa città, farebbe definitivamente carta straccia di ogni declamata partecipazione dei cittadini ed il cui esito sarebbe disastroso per il futuro di Roma.

Ci rivolgiamo, inoltre, in particolare ai singoli consiglieri e a quelle forze politiche di maggioranza che in questi anni  ( e finalmente con più decisione negli ultimi mesi ) hanno sostenuto, pur tra tante contraddizioni, le lotte dei cittadini organizzati, perché non approvino  i provvedimenti in questione, dimostrando così in maniera inequivocabile la volontà concreta per il futuro di aprire una nuova stagione politica, che ponga al centro gli interessi comuni della popolazione romana e  la pratica effettiva della partecipazio