“In una lettera inviata alla Sindaca Raggi, al direttore generale Franco Giampaoletti e all’Assessora alla Città in Movimento Linda Meleo, i Commissari del Tribunale fallimentare di Roma che seguono il percorso del concordato preventivo di Atac denunciano lo stato di forte criticità del percorso intrapreso dall’amministrazione per evitare il fallimento della società in-house del Comune. Noi aggiungiamo che Roma è ostaggio di Atac, che continua a non rispettare il contratto di servizio e non è stata in grado di ampliare l’offerta di trasporto pubblico per evitare la diffusione del contagio in città pur avendo ricevuto risorse aggiuntive dal Governo e dalla Regione” così in una nota Leone Barilli, segretario di Radicali Roma, e Francesco Mingiardi, presidente del comitato promotore Mobilitiamo Roma.
“Atac è in ritardo su molti degli impegni a cui deve assolvere: la svalutazione del valore delle previsioni di vendita degli immobili, il ritardo nel pagamento dei crediti, i ritardi per i lavori di manutenzione delle stazioni della metropolitana. Nel giugno 2022 il tribunale fallimentare sancirà o meno il fallimento dell’azienda. Sempre che eventuali irregolarità non facciano precipitare la situazione ancora prima. In ogni caso, va ripensato l’intero sistema della mobilità cittadina, anche alla luce dal risultato del nostro referendum sul trasporto pubblico, per dotare l’amministrazione degli adeguati strumenti di programmazione e controllo. Il 25 febbraio l’Assemblea Capitolina si dovrà determinare sul risultato del referendum: la politica non perda questa occasione. Il Presidente Stefàno dia seguito alla nostra richiesta di convocazione urgente della commissione per avviare un vero dibattito pubblico”.