“Bisogna evitare che, dopo le elezioni politiche, anche per le amministrative siano violati i diritti fondamentali delle categorie più emarginate come i disabili intrasportabili ed i detenuti”. E’ quanto afferma il neo ministro alle Politiche Comunitarie, Emma Bonino, che si è incontrata ieri con il difensore civico di Roma, Ottavio Marotta, per discutere dei “gravi problemi incontrati nell’esercizio del diritto di voto dai disabili gravi e dai detenuti delle carceri di Rebibbia e Regina Coeli”. Per questo motivo la Rosa nel Pugno ha presentato un dossier nel quale, per i disabili, chiede “all’Ufficio elettorale di Roma il perchè venga richiesta la visita domiciliare del medico della Asl per i disabili intrasportabili, mentre, al Comune di Roma, si chiede di pubblicizzare i servizi con manifesti, nei siti, su radio e televisione (Rai 3) e in particolare la possibilità di essere trasportati al seggio e di avere accompagnatori di fiducia in cabina”.
Per i detenuti, invece, la Rosa nel Pugno chiede “ai direttori delle carceri di Rebibbia e di Regina Coeli di pubblicizzare la possibilità di voto, di agevolare l’acquisizione da parte dei detenuti della tessera elettorale, monitoraggio di quanti aventi diritto al voto effettivamente esercitano il loro diritto”.
Il ministro Bonino ha sottolineato infine che “c’e bisogno di un mediatore civico, vediamo se si può iniziare l’iter di presentazione in parlamento dell’istituzione del mediatore civico nazionale. Noi siamo uno dei pochissimi paesi che non ce l’hanno insieme al Portogallo”.