RADICALI ROMA

Boselli: Concordato da abolire, non ha senso E che ci fa tra i principi ispiratori del Pd?

Il Concordato è superato. Non ha più senso nella società italiana. E’ per questo che bisogna pensare di abolirlo».

 

Onorevole Enrico Boselli, non è che lei che è leader dei socialisti si è un po’ innervosito per le dichiarazioni della Chiesa sui Dico?
«Proprio il contrario. Non è immaginabile pensare che, in un Paese dove tutti hanno il diritto di dire ciò che pensano, proprio alla Chiesa sia imposto il silenzio».

 

Emma Bonino parla piuttosto di interferenza della Chiesa.
«Il presidente della Cei ha fatto qualcosa di più che intervenire nella vita politica, questo è vero. Si sta comportando da leader politico. Però poi se si comporta da attore della vita politica italiana deve sapere che sul palco si accettano anche le critiche e la polemica».

 

Dice Franco Marini, presidente del Senato, che il Concordato non si cambia.
«Il Concordato si basa sulla non interferenza della Chiesa e su privilegi che non sono più concepibili. L’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche costa un miliardo di euro, poi c’è l’assunzione in ruolo di insegnanti scelti dai vescovi, l’otto per mille gestito in maniera confusa, l’esenzione dalle imposte per le attività commerciali della Chiesa. Sono ampiamente superati nella coscienza civile del Paese».

 

Avevate già sollevato il tema del Concordato quando si è fatto il programma di governo, senza fare proseliti.
«Sì, è vero. Però credo che sia cambiato il clima. L’idea delle gerarchie ecclesiastiche di dettare al Parlamento e al governo le scelte più importanti sui diritti civili non è più ammissibile».

 

Se non parla di etica, la Chiesa… « Vorrei sapere che cosa c’entra l’etica con la reversibilità della pensione. Solleveremo il tema del Concordato anche in Parlamento».

 

Da qui a cancellare un trattato…
«E invece sì. Quando sono state introdotte leggi come le unioni civili o i Pacs in Spagna, in Francia o in Germania, il Vaticano non ha dato vita a questa campagna. L’impressione, dal modo in cu interviene sulle nostre leggi, è che il Vaticano ci consideri un Paese a sovranità limita».

 

Cioè i politici italiani sono un po’ timidi quando c’è di mezzo il Vaticano?
«È interessante che la campagna martellante della Cei sia rivolta alla politica più che alla società. Forse perché sa bene quello che gli italiani pensano e che la politica è più indietro».

 

È vero?
«L’unica Bibbia dei Parlamentari è la Costituzione repubblicana. È discutibile che molti si muovano sulla base della propria fede religiosa».

 

Ce ne sono anche nella maggioranza?
«La Margherita e Rutelli».

 

E i Ds, sono più laici?
«Mi ha molto colpito che nel manifesto per il Pd ci sia l’esplicito riferimento al Concordato. Ma si è mai visto un partito che tra i principi ispiratori ci mette il Concordato tra Stato e Chiesa?».