RADICALI ROMA

Camorra a Roma, Bernardini: forse qualcuno mi deve delle scuse

 

 

Quando nell’agosto scorso denunciai che Roma e il suo centro storico erano vittime di una pesantissima infiltrazione camorristica e della criminalità organizzata venni derisa, svillaneggiata.

 

Si disse che avevo fatto accuse generiche, e – perfino!- razziste. Reazioni scomposte da parte di molti politici campani che, evidentemente, pensavano così di tutelare il buon nome di una regione e di una popolazione che invece con il loro fare – o non fare – loro per primi oltraggiavano.
Sul Corriere della Sera il sociologo Domenico De Masi mi attaccò senza che mi fosse data possibilità di replica. Solo Maria Latella tentò di riportare l’attenzione sulla mia denuncia nella sua rubrica delle lettere del 13 settembre “Quanto alle infiltrazioni malavitose a Ostia, è un problema dell’intero Paese. Peccato che quando, un mese fa, la radicale Bernardini ha segnalato la presenza di capitali camorristici dietro certi ristoranti e locali romani (ma probabilmente anche milanesi) sia stata zittita in malo modo senza prima voler verificare quanto e se avesse ragione”.
Quanto al Prof. De Masi, egli ribadì lo sfottò nei miei confronti sollecitato da Michele Mirabella nella trasmissione “cominciamo bene” di Rai3 del 4 settembre. Anche in quell’occasione senza possibilità di replica.
Trovo meritorio che il Corriere della Sera, riferendosi alle indagini del Procuratore Ormanni, “spari” oggi la notizia in prima pagina della cronaca con il titolo “CAMORRA, LE MANI SUL CENTRO STORICO”, ma trovo poco professionale sia la rimozione della mia denuncia che il successivo dileggio dell’esimio sociologo.
Per quanto riguarda noi radicali, non ci siamo limitati alla denuncia verbale. Con il consigliere della Rosa nel Pugno al I municipio Mario Staderini, infatti, abbiamo agito sui problemi strutturali che impedivano al Comune di Roma di intervenire per rimuovere insegne e occupazioni abusive di suolo pubblico.

Inoltre, abbiamo chiesto al Sindaco di adottare tre “riforme” per una maggiore trasparenza ed efficienza dei controlli: un’inchiesta interna per un censimento delle autorizzazioni rilasciate nel centro negli ultimi 5 anni, con particolare riferimento ai cambi di attività; la pubblicazione online delle autorizzazioni di attività commerciali rilasciate negli ultimi due anni e, infine, l’informatizzazione degli uffici commercio del comune, per consentire i controlli incrociati che oggi sono praticamente impossibili perché i documenti sono ancora tutti cartacei