RADICALI ROMA

Candidare alle elezioni Adriano Sofri. Ecco come

Attualmente Sofri, come ha ricordato egli stesso più volte, non è candidabile. Potrebbe, tuttavia, riacquistare il diritto di elettorato passivo (e il diritto di elettorato attivo) in seguito ad un provvedimento di grazia eventualmente concesso dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che peraltro ha già manifestato questa intenzione.

La conferenza stampa, tenuta nella sede francese del Parlamento europeo, anticipa di un giorno la Camera di Consiglio della Corte Costituzionale nella quale sarà valutata l’ammissibilità del conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dal Presidente della Repubblica contro il Ministro della Giustizia. Ciampi ricorse alla Consulta dopo la nota del 24 novembre 2004 con la quale Roberto Castelli aveva rifiutato di emanare il decreto per la concessione della grazia ad Ovidio Bompressi.

Per il momento i parlamentari che hanno aderito all’iniziativa – dalla ds Pasqualina Napoletano ai verdi Daniel Cohn-Bendit e Monica Frassoni, dai comunisti Vittorio Agnoletto, Roberto Musacchio e Luisa Morgantini, a Lapo Pistelli e Alfonso Andria della Margherita -, appartengono esclusivamente all’area di centrosinistra, ma, nelle intenzioni di Pannella, la candidatura offerta a Sofri dovrebbe essere bipartisan, così come trasversale è il sostegno manifestato in questi ultimi anni per il provvedimento di clemenza (cui si oppongono solo la Lega e alcuni settori di An).

In ogni caso, ha spiegato ancora Pannella, non si tratterebbe di una vera e propria candidatura formale, che verrebbe subito cassata dalle autorità competenti. Si potrebbe, invece, «preannunciare fin d’ora che sarà offerta a Sofri la candidatura in un collegio, per esempio a Firenze, al Senato o alla Camera, al maggioritario o nella quota proporzionale, come capolista, da più partiti». Questo sarebbe «un modo per incoraggiare il presidente Ciampi a riattivare l’esercizio del suo potere di grazia». (Roberta Jannuzzi)