«Credo che, all’interno dell’Unione, ci si renda conto che la Rosa nel Pugno possa operare, nel centrosinistra un riequilibrio fondamentale rispetto alle posizioni di Bertinotti e del Pdci che lo caratterizzerebbero troppo secondo logiche marxiste». Ieri al Méditerranée di Pegli si è svolto un convegno dei Socialisti e dei Radicali. E’ stata l’occasione per presentare il nuovo soggetto politico, “La Rosa nel pugno”. Era presente Roberto Capezzone, segretario dei Radicali. Non ha potuto partecipare Enrico Boselli (Sdi). A seguire i lavori Claudio Signorile, Rinaldo Magnani, l’ex assessore regionale della giunta Biasotti, Renata Oliveri e l’ex Provveditore Gaetano Cuozzo. Intini ha ribadito che il posto dei socialisti è nel centrosinistra, nessuna possibilità di un terzo polo con il Nuovo Psi. «Molti elettori del centrodestra — commenta Intini — si sposteranno nel centrosinistra». Roberto Capezzone ha apprezzato Carlo Azeglio Ciampi. «Incontrando il Papa, ha difeso la laicità dello Stato. Il centrosinistra deve camminare a fianco del capo dello Stato».
Intanto i Verdi hanno rinnovato i vertici del partito. Cristina Morelli è stata confermata presidente regionale. I presidenti provinciali sono Sebastiano Sciortino (Genova), Carlo Vasconi (Savona), Daniela Minutolo (La Spezia) e Gabriella Badano (Imperia).
Anche in Liguria, la Dc (con lo scudocrociato nel simbolo) ha aperto una propria sede a Genova, in corso Torino. Segretario regionale è Salvatore Granvillano. «Ci rifacciamo — dice — al messaggio politico della vecchia Dc e all’esempio di uomini come De Gasperi. In Liguria abbiamo 500 iscritti». Infine, in Regione, il capogruppo di An Gianni Plinio ha presentato due interpellanze. Nella prima chiede che il presidente Claudio Burlando e l’assessore allo Sport Fabio Morchio, oggi in consiglio regionale «condannino fermamente l’attacco alla fiamma olimpica nel centro di Genova da parte di militanti no global violenti e ribadiscano la condivisione degli ideali olimpici a cui si ispirano i Giochi invernali di Torino. E’ giusto e doveroso che il presidente Burlando deplori in sede istituzionale un atto così grave e vergognoso che offende tutti gli sportivi e lede l’immagine di Genova e della Liguria». Nella seconda, l’esponente di An scrive che la giunta ha approvato il finanziamento di una rivista sulle aree protette dal titolo «Essere parchi», di cui la Regione si accolla 28 mila dei 48 mila euro previsti come spesa globale. Per questo motivo chiede ancora a Burlando se, considerate le ristrettezze del bilancio, non sia più opportuno essere «parchi», nel significato dell’aggettivo, cioè «evitando queste spese».