RADICALI ROMA

CAPPATO: “SULLA RICERCA SIAMO CON BLAIR E ZAPATERO, L’ALTERNATIVA AL GOVERNO BERLUSCONI E ALLA LINEA RUTELLI”

Quello che mi pare intollerabile è il tentativo esplicito in atto di colpire le battaglie dell’associazione Coscioni, della Rosa nel Pugno – ma con noi colpire gli obiettivi dei referendari, delle migliaia di scienziati, di medici, di malati impegnati su questo fronte laico e liberale – dipingendola come una battaglia di massimalisti, di estremisti e dunque di marginali. Il Presidente della Margherita e leader dell’Ulivo Rutelli ha parlato ieri di “temi esasperatamente minoritari” e di “linea che rimarrà minoritaria anche nell’Unione”. Minopoli, sul Riformista di oggi, parla addirittura di “ritorno al laicismo gruppettista”.

 

Soltanto chi si limita a registrare le mediazioni dei palazzi romani e vaticani può oggi attribuire una condizione di marginalità alla nostra lotta. La richiesta di legalizzare la ricerca sulle cellule staminali embrionali, di legalizzare il ricorso alla fecondazione assistita eterologa e all’analisi genetica pre-impianto sono proposte di governo europee, sono le politiche di governo di Tony Blair e di José Luis Rodríguez Zapatero.

 

Noi non pretendiamo, non abbiamo mai preteso di porre condizioni tassative sui programmi di coalizione. Registriamo un fatto: il programma dell’Unione non contiene nulla su questi temi. Ritengo questo un gesto di estremismo moderatista che per eccesso di prudenza rischia di produrre l’effetto opposto. Il fatto di non spiegare agli elettori dell’Unione se gli embrioni che marciscono nei congelatori non debbano più utilmente essere utilizzati per la ricerca e non proporre una politica alternativa a quella realizzata in questi anni dal Governo Berlusconi, sarebbe, anche in termini elettorali, del tutto imprudente e controproducente.

 
Nel frattempo, Francesco Rutelli ha presentato una proposta sulla ricerca che è ulteriormente restrittiva, proibendo persino l’utilizzo delle linee cellulari già derivate. E’ urgente che Prodi e Fassino dicano – non a noi, ma alle elettrici e agli elettori – se questa proposta non sia marginale ed estremista. E’ un problema comune, loro quanto nostro che abbiamo scelto senza ambiguità il sostegno a Prodi e all’Unione. Certo, noi, oltre ai contenuti di due capi di Governo di grandi Paesi del socialismo europeo, siamo pronti e  ci impegniamo ad applicare il metodo di Loris Fortuna: proporre questi obiettivi – a partire dalla proposta di legge che presentiamo oggi e dal manifesto-appello degli scienziati e ricercatori – nel Paese, tra la gente e quindi anche in Parlamento, portandoli avanti con chi ci starà, contro l’estremismo clericale e proibizionista oggi imperante.