Dichiarazione di Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma.
In merito a quanto scritto nelle motivazioni della sentenza che ha negato la scarcerazione per Salvatore Buzzi e Massimo Carminati dai giudici del Tribunale del Riesame, secondo i quali «nell’Ama il fenomeno corruttivo ha raggiunto la massima espressione inquinando tutte le gare di appalto», ricordo che l’Associazione Radicali Roma –insieme al consigliere comunale radicale Riccardo Magi– ha già presentato due esposti alla Corte dei Conti, il 15 maggio e il 4 dicembre 2014, per il danno erariale riconducibile ai maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di raccolta differenziata: oneri sostenuti a titolo di tariffa smaltimento rifiuti (la cosiddetta ecotassa) e di relativa addizionale. Appare chiaro che la questione relativa agli appalti truccati dell’AMA non possa essere in alcun modo scollegata dagli obiettivi di riciclo tuttora non raggiunti da Roma Capitale. Il danno per i cittadini, quindi, è stato doppio: da una parte non è stata garantita l’imparzialità sulle gare di appalto, procurando in tal modo una lesione ai diritti della libera iniziativa privata, e dall’altra sono aumentati i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti a carico di tutti i romani. Anche alla luce di quanto affermato dai giudici del Riesame, ci auguriamo che la Corte dei Conti voglia finalmente intervenire su quanto da noi denunciato attraverso i nostri esposti.