E nel centro di Roma in cinque anni il valore degli immobili è raddoppiato. A fare il calcolo di quanto è salito al metro quadro il costo di un appartamento è stato il Cresme, il Centro per le ricerche economiche, sociologiche e di mercato, che esaminato i prezzi delle abitazioni fra il 2001 e il 2006. Così se nel 2001 una casa nel cuore di Roma si comprava per poco più di 4.600 euro al metro quadro, oggi ne occorrono almeno 9.000. Una cifra, per difetto se si considerano i prestigiosi edifici dell’ansa barocca, che varia di poco se si passa al resto del territorio del I municipio, dove ci sono 66 mila abitazioni, il 5,1 per cento della capitale, e dove gli immobili sono passati da quasi 4 mila euro al metro quadro a oltre 7 mila euro, come ha riportato il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini. Nel resto della città, gli immobili sono aumentati, in media, del 4% in meno: ma se nel 2001 si spendevano 2.000 euro al metro quadro, oggi si devono spendere almeno 4.000 euro. Le cifre raccontano che nel 2006, nel centro storico, sono state comperate o vendute 2.355 abitazioni, pari al 6,8% delle 38.127 compravendite dell’intero territorio; nel I municipio esiste un patrimonio immobiliare di circa 34 miliardi di euro, il 23,8 per cento dell’intero valore abitativo di Roma, calcolato in 385 miliardi di euro.
Mille e settecento ettari d’oro, dove «in questi anni – ha detto ieri l’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut – abbiamo avviato una grande manovra di riqualificazione, che ha comportato investimenti per 340 milioni di euro. Trasformazioni – ha aggiunto -che forniscono un nuovo quadro di Roma e la sua definitiva sprovincializzazione, la città è diventata più internazionale. Tutto questo per favorire anche il ritorno abitativo nel centro che è ormai una realtà». I numeri dicono che i residenti italiani sono cresciuti del 5% e del 23% gli stranieri (a dicembre 2006 erano 28.077 con un incremento del 28%, a fronte di 94.590 italiani). «Chi viene ad abitare qui – ha spiegato il presidente del I municipio Giuseppe Lobefaro – è particolarmente esigente sulla qualità della vita e dei servizi», ed ha bacchettato i commercianti che «non si adeguano al lavoro dell’amministrazione». «Che sia aumentata la residenza è positivo – afferma Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazione abitanti centro storico – ma sarebbe meglio controllare la gran quantità di denaro degli stranieri, perché con le loro offerte hanno viziato il mercato, e molti anziani hanno dovuto lasciare la loro casa». «Sarebbe anche utile – aggiunge il consigliere della Rosa nel Pugno del I municipio Mario Staderini – controllare quante di queste abitazioni sono concentrate nelle mani di gruppi immobiliari ed enti ecclesiastici». Un valore del territorio, però, cresciuto con i poderosi interventi dell’amministrazione, con le pedonalizzazioni che fanno «sistema», come ha spiegato il direttore dell’ufficio Città storica Gennaro Farina: «Entro l’anno – ha annunciato – partiranno i lavori per riqualificare l’area tra porta Metronia e porta Latina».