C’è qualcosa che non va
di Luca Placidi
Alla manifestazione di ieri sera c’erano tutti, ma proprio tutti. “30 mila fiaccole contro l’intolleranza” si compiace Il Messaggero, da Alemanno “fiero di questa città” a Zingaretti che nota che Roma è “una città che reagisce”. C’era il direttore della caritas e c’erano, immancabili, le associazioni omosessuali. C’erano le bandiere della Pace al corteo anti-intolleranza e c’erano i rom, tuona un articoletto del quotidiano “Libero”. Non c’era CasaPound invitata con un semplice gesto dal sindaco di Roma a non farsi vedere e loro, i centri sociali di destra che pure avrebbero voluto partecipare, hanno fatto i bravi e hanno obbedito. Fra gli altri, in ultimo, c’era pure lui, anche lui immancabile: l’ex sindaco di Roma Valter Veltroni. Alla manifestazione antiomofobia. Un politico ad una manifestazione non è cosa rara. Lui, che due anni fa faceva bocciare (dopo averlo assicurato al Cardinale Bagnasco pochi giorni prima!) con l’unanimità del suo gruppo dell’Ulivo al Consiglio Comunale di Roma, allora futuro-partito-democratico, l’istituzione di un semplice registro delle unioni civili, neanche fosse stata una sede per un’associazione omosessuale. Anche lui alla manifestazione antiomofobia, un politico che partecipa alle manifestazioni. Lui e, partiti dalla loro sede, le associazioni omosessuali. C’è qualcosa che non va. Devo non aver capito bene.