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Cei: "La legge sui Pacs è superflua"

Una nota distensiva del Vaticano ha chiuso una giornata di forti polemiche sulle regolamentazione delle unioni di fatto. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa sede ha dichiarato di apprezzare l’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano «che dimostra grande attenzione per le posizioni del Santo padre e incoraggia ad un atteggiamento di dialogo e di rispetto che non è sempre presente nell’attuale dibattito politico«.

Padre Lombardi ha cercato così di stemperare le tensioni registrate nel dibattito sulle unioni civili rilanciate dall’intervento della Cei. La Conferenza dei vescovi italiani ha colto l’occasione dell’appello ad una sintesi di dialogo con il Vaticano lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per far sentire la sua voce. L’appello di Napolitano »fa piacere« »perché «non parla di un compromesso ma di una sintesi, cioè il rispetto della identità di ciascuno», ha detto monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della conferenza episcopale italiana. E Betori ha ribadito quella che è la posizione della Chiesa: «una legge sulle unioni di fatto è superflua». «Per le convivenze eterosessuali basta il Codice», ha spiegato Betori.

LA CEI: NON SERVE UNA LEGGE AD HOC, BASTA IL CODICE
E la Cei, la conferenza dei Vescovi, non ha perso l’occasione per far sentire la sua voce. L’appello di Napolitano «fa piacere» «perché »non parla di un compromesso ma di una sintesi, cioè il rispetto della identità di ciascuno«, ha detto monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della conferenza episcopale italiana. E Betori ha ribadito quella che è la posizione della Chiesa: «una legge sulle unioni di fatto è superflua». «Per le convivenze eterosessuali basta il Codice», ha spiegato Betori. La Chiesa italiana «non può rimanere indifferente e silenziosa di fronte al dibattito sul riconoscimento giuridico delle unioni» ma ha «il dovere di proclamare la verità sull’uomo e sul suo destino». «I vescovi hanno ribadito il diritto della Chiesa ad affermare e difendere i grandi valori – ha spiegato il vescovo – e hanno riaffermato che alla famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso non possono essere equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali riconoscimento legale».

SEMPRE PIÙ FORTE “NO” DELL’UDEUR. AMATO: ASPETTIAMO LE CARTE
Sul versante dei cattolici in parlamento si fa sempre più evidente la linea dell’Udeur che non vuole riconoscimenti per le unioni civili. I rappresentanti del Campanile chiedono in sostanza che Prodi lasci libertà di coscienza al centrosinistra in Parlamento quando sarà il momento di votare sui Pacs. Chi frena rispetto a questo momento convulso di discussione è il ministro dell’Interno, Giuliano Amato: «Ci sono fin troppe bocche aperte sui Pacs: siamo inondati di dichiarazioni, quasi tutte pregiudiziali… Prima di parlare sarebbe meglio guardare le carte».

LA REPLICA DI MARINI: BENE LA LEGGE SUI PACS, E’ UN ATTO DI CIVILTA’
Il disegno di legge Bindi-Pollastrini su cui sta lavorando il Governo «è un lavoro serio» e che «rispetta la Costituzione». Lo ha detto il presidente del Senato, Franco Marini, riferendosi al testo sulle unioni di fatto. Intervendo alla presentazione di un libro Mrini ha sottolineato che «l’ipotesi su cui si lavora è concettualmente lontana dai pacs e dei simil-matrimoni, ma affronta i diritti delle persone, che non possono essere discriminate». Si tratta, ha aggiunto, «di un fatto di civilt໫Sono d’accordo con il presidente Napolitano, il quale ha una capacità seria di rapportarsi sempre alla società italiana». Così il presidente del Senato, Franco Marini, intervenendo alla presentazione del libro di Pierluigi Castagnetti e Savino Pezzotta, ’Come essercì, ha risposto alle domande della giornalista di ’Europà che ha moderato il dibattito, sulle parole del Capo dello Stato sul provvedimento sulle coppie di fatto.