RADICALI ROMA

Centro, arriva la stangata Ici

 I residenti del centro storico di Roma si mettano sul chi va là. Mentre la nuova legge Finanziaria prevede un sensibile sconto dell’imposta comunale Ici (si stima che ne beneficeranno circa 12 milioni di italiani), il Campidoglio ha dato il via alla revisione degli estimi catastali per gli immobili il cui valore è aumentato nel tempo, passando da case popolari ad abitazioni di pregio. L’amministrazione capitolina ha quindi inviato 150mila lettere a tutti i proprietari di alloggi classificati A4 e A5 (popolari ndr), invitandoli ad auto-denunciare la revisione del valore catastale.

LA MANOVRA DEL COMUNE – Grazie a un Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, passato il 14 giugno scorso, e approvato dal Consiglio Comunale, dal prossimo novembre le competenze dell’Ufficio Catastale passeranno via via nelle mani del Comune. Il Campidoglio quindi prenderà a carico tutte le pratiche, revisionando attribuzioni di classi e categorie, correggendo dati errati, misure e certificati. L’assessore capitolino al Bilancio, Marco Causi, ha sintetizzato le contromisure amministrative spiegando che a piazza Navona “il 26% delle unità abitative ha estimi catastali inferiori a quelle di Torbellamonaca”. Questo perché molte abitazioni del centro storico, soprattutto nelle zone di Testaccio e Trastevere, sono accatastate come case popolari secondo i criteri del ’38-’39.

COSA CAMBIA IN CENTRO – Circa 150mila proprietari di abitazioni private del centro storico, si sono visti recapitare una lettera con allegato il Docfa (Documenti Catasto Fabbricati), che può essere firmato solo da geometri, ingegneri o comunque professionisti del settore edile. L’auto-denuncia consiste nel dichiarare se nel tempo sono state effettuate migliorie all’immobile: lavori di ristrutturazione, riqualificazione, etc. Se così fosse, l’abitazione oggi sarebbe passata ad una categoria di maggiore pregio (A1-A2), con conseguente aumento dell’Ici.